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Reggio Emilia: mesi di violenze inaudite alla compagna, arrestato uomo di 43 anni

Reggio Emilia: mesi di violenze inaudite alla compagna, arrestato uomo di 43 anni

Ha sottoposto la campagna a vere e proprie torture: dalle indagini sono emersi particolari orribili

16 ottobre 2023
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Reggio Emilia Mesi di soprusi, angherie e violenze quelle subite da una 38enne da parte del compagno che dall’ottobre dell’anno scorso in diverse occasioni e in maniera continua, ha umiliato, offeso, minacciato, preso a calci, pugni la compagna, lanciandole un cucchiaio rovente addosso tanto da cagionarle lesioni: ad agosto l'ha picchiata così selvaggiamente tanto da procurarle ferite per un totale di 63 giorni di prognosi.

Diversi e gravi episodi di gratuita violenza quelle compiuti da un 43enne reggiano nei confronti della compagna che, esasperata, si è addirittura rovesciata addosso una tanica di benzina per darsi fuoco e porre fine alle angherie subite. Vere e proprie vessazioni fisiche e psicologiche quelle compiute dall’uomo nei confronti della compagna, anche davanti al figlio minore, a seguito delle quali, i carabinieri della stazione di Ramiseto e del nucleo operativo di Castelnovo Monti, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, l’uomo per maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali e sequestro di persona.

La Procura ha richiesto e ottenuto dal Gip la custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri nella mattina di ieri. Le indagini hanno fatto emergere come l’uomo dal mese di ottobre del 2022 maltrattava la donna anche davanti al figlio di lei, arrivando, dal mese di maggio, a chiuderla in casa e impedirle di uscire in sua assenza, non permettendole di avere contatti con i suoi familiari, impedendole di usare il telefono e costringendola a rimuovere i profili social. Numerose le occasioni in cui l’ha picchiata con schiaffi, calci e pugni. Un giorno, dopo averla presa a calci e schiaffi, l'ha scagliata giù dal letto cercando di strangolarla e, dopo averla trascinata in bagno, le ha messo la testa nella vasca da bagno piena di acqua. In altra circostanza le ha scagliato sugli occhi un cucchiaio rovente che la donna ha evitato con le mani riportando ustioni ancora visibili. L’ultimo gravissimo episodio, avvenuto ad agosto, quando la donna è stata picchiata in auto e poi costretta a scendere e a camminare a quattro zampe intorno all’auto. Risaliti in macchina alla richiesta di un po’ d’acqua l’uomo ha fermato la marcia, trascinandola giù, afferrandola per i capelli e schiacciandole la faccia sull’asfalto e ponendosi con il suo corpo sopra di lei. Rientrati a casa l'ha colpita con schiaffi e pugni scaraventandola a terra e tentando di soffocarla con un braccio facendole perdere i sensi per alcuni secondi. Una volta ripresasi, ha continuato a picchiarla con un tubo di alluminio chiudendo la porta del corridoio per impedirle di fuggire. La donna è riuscita a scappare giorno successivo chiedendo aiuto ai carabinieri. Per quest’ultimo episodio la donna ricorsa alle cure mediche veniva ricoverata e poi dimessa con una prognosi di 63 giorni.