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Allarme

Sospetto veleno nella colonia felina. La polizia locale apre le indagini

Miriam Figliuolo
Sospetto veleno nella colonia felina. La polizia locale apre le indagini

A Sant’Ilario presi di mira dieci gatti in via Brenta. L’appello dei volontari

17 ottobre 2023
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Sant’Ilario Sono una decina, tutti dolci e affettuosi, i gatti di un’isola felina finiti nel mirino di un avvelenatore, o sospetto tale, dal momento che l’esito delle analisi sulla sostanza trovata nelle loro casette ancora devono arrivare.

«Ma la polizia locale, che abbiamo subito chiamato e porterà i campioni in laboratorio, ne è quasi certa. E loro di queste cose ne hanno viste parecchie», dice Natalia Lei. La presidente dell’associazione di volontariato “Zampette per Strada” è rimasta sconvolta quando, ieri mattina, le volontarie si sono recate negli stalli di via Brenta, alcune casette a bordo strada vicino a un casolare, dove vive il gruppetto di bei gattoni.

«Ce ne sono sette fissi, ai quali si sono aggiunti di recente alcuni altri: in tutto una decina – spiega Natalia Lei –. Sono dolci e affettuosi. Ogni giorno andiamo a portare loro da mangiare, dopo che la famiglia di indiani che abitava il casolare e teneva d’occhio anche loro si è trasferita. La proprietaria non ha più voluto i gatti dentro casa, così abbiamo costruito le casette, e ora i gatti vivono, letteralmente, in strada».

Una soluzione provvisoria che va avanti da quasi un anno e, tutto sommato, poteva garantire una certa stabilità, trattandosi di una strada non di passaggio dove si trovano solo una casa e alcune aziende agricole.

Ma il primo brutto colpo è arrivato qualche giorno fa: «Qualcuno ha investito e ucciso uno dei mici», racconta la presidente dell’associazione. Poi, ieri mattina, la sorpresa agghiacciante che ha messo tutti, giustamente, in allarme. Una sostanza azzurra quasi fluorescente, sul pavimento delle casette a un passo dalle ciotole del cibo.

La prima preoccupazione, oltre ad allontanare subito i gatti e a chiedere l’intervento della polizia municipale, è stata di monitorare gli animali.

«Sono molto amareggiata. Nessuno per fortuna, finora, ha accusato malesseri – dice Natalia Lei –. Ma ora non ce la sentiamo di lasciare questa oasi senza vigilanza costante, e siccome per noi è impensabile riuscire a rimanere 24 ore su 24, e dividerli sarebbe per loro un grande dolore, non ci resta che chiedere aiuto perché qualcuno li possa tenere tutti, anche solo per un periodo, in sicurezza». l