Gazzetta di Reggio

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Enrico Grassi premiato da Mattarella con i big dell’imprenditoria italiana

Giuseppe Galli
Enrico Grassi premiato da Mattarella con i big dell’imprenditoria italiana

Ieri in Quirinale la consegna dell’onorificenza al presidente dell’E80 Group di Viano

19 ottobre 2023
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Viano Il cappello da cowboy se lo è tolto soltanto al cospetto di Sergio Mattarella, in segno di rispetto nei confronti del presidente della Repubblica e del cerimoniale del Quirinale, ma l’imprenditore reggiano Enrico Grassi, presidente dell’E80 Group di Viano, nel giorno in cui gli è stata consegnata l’onorificenza dell’Ordine “Al Merito del Lavoro”, non ha certo rinunciato alla sua estrosità.

«Con il mio abito scuro in pelle nera, confezionato per l’occasione, e la cravatta nera, ero comunque diverso da tutti gli altri – sorride Grassi –. Spero di non aver fatto sfigurare Reggio Emilia».

A dire il vero, più che farla sfigurare, ha portato il nome della nostra città fin dentro il Quirinale, a una cerimonia in cui sono stati premiati 25 imprenditori le cui aziende rappresentano l’Italia in Europa e nel mondo. Nel corso della stessa cerimonia sono stati premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, 25 tra i più bravi studenti d’Italia: il numero dei premiati – ai quali sono andati l’attestato d’onore e la medaglia del presidente della Repubblica – è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita.

Erano presenti il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, rappresentanti del Governo, del Parlamento e del mondo dell’imprenditoria. Prima del discorso di Mattarella, hanno preso la parola il presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Russo.

«In un contesto veramente unico, che ha dato lustro a noi Cavalieri – racconta emozionato Grassi –, davanti a tutte le principali istituzioni italiane, mi sono rivisto pienamente nelle tracce del filo conduttore della giornata, durante la quale l’attenzione è stata rivolta alla sostenibilità, al territorio e ai giovani. E io adoro condividere le esperienze con i giovani, come in questo caso ho fatto con i 25 nuovi Alfieri del lavoro. E sono orgoglioso di aver rappresentato i ragazzi della mia impresa, del mio Gruppo».

Grassi non trattiene l’entusiasmo e dedica questa onorificenza «ai miei familiari, agli amici, a chi mi è vicino e, soprattutto, ai miei dipendenti, che ci hanno messo del loro, impegnandosi tantissimo, per arrivare ai traguardi che possiamo festeggiare oggi. Raccontarlo ora sembra quasi semplice ma quando siamo partiti, più di trent’anni fa, facendo un investimento a lungo termine, sembrava una follia. E, invece, il territorio e la sua gente mi hanno ripagato completamente e dietro a tutto questo c’è una storia vera, fatta di passione e tanto impegno, che mi fa dire due cose, che sono anche i nostri motti. Il primo: la Montagna non tradisce mai. E il secondo: tutto si può fermare, tranne la forza di un sogno condiviso».

Dopo due giornate «belle e molto intense, tra saloni splendidi e anfiteatri, dove si respira la storia vera, la cultura e la bellezza di luoghi meravigliosi», Grassi già ieri sera si è rituffato nel lavoro: «Sono alla stazione Termini, sto già rientrando – ci ha detto nel primo pomeriggio di ieri, a conclusione dell’intervista – questa sera sono a cena con 17 clienti polacchi...». l