Gazzetta di Reggio

Poviglio Il 13 e il 15 agosto scorsi, con l’aiuto di complici, si sarebbe introdotto in due abitazione facendo mambassa di gioielli, soldi, abiti e profumi. Reati che sarebbero stati compiuti a Diekirch, in Lussemburgo, da un 36enne di origine marocchino e residente a Poviglio.

Poco più di due mesi dopo i fatti, l’uomo è stato arrestato su mandato di arresto internazionale emesso il 17 ottobre scorso dalle autorità lussemburghesi, al quale hanno dato esecuzione, ieri mattina, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, con personale della compagnia carabinieri di Guastalla.

L’uomo ora è in carcere a Reggio Emilia in attesa dell’eventuale estradizione.

Le autorità del Lussemburgo lo ritengono responsabile in concorso dei reati di rapina, furto in abitazione, riciclaggio e associazione a delinquere.

Secondo la documentazione in possesso ai carabinieri l’uomo, in concorso con altre dieci persone, tra il 13 ed il 15 agosto a Diekirch si è reso responsabile dei reati di furto aggravato, partecipazione in un'organizzazione criminale, riciclaggio di proventi di reato, rapina organizzata. Nel periodo suddetto avrebbe fatto irruzione in una prima casa disabitata, rompendo una finestra sul retro e rubando una medaglia, per poi fare irruzione in una casa vicina, abitata, scalando un muro e forzando la finestra del bagno al secondo piano, con uno strumento atto allo scasso.

Dall’interno avrebbe rubato una moltitudine di oggetti, compresi 1500 euro e 200 franchi svizzeri in contanti, una dozzina di gioielli, alcuni telefoni cellulari e oltre 20 articoli di abbigliamento, diversi profumi e accessori.

È inoltre accusato anche di aver riciclato oggetti proventi dell’attività illecita e di aver formato e fatto parte in un'organizzazione criminale per commettere questi reati. Da qui l'emissione del provvedimento e l’arresto.