Reggio Emilia: addio al dottor Armaroli una vita per la ricerca
Guidò la Radioterapia oncologica del Santa Maria Nuova
Reggio Emilia È morto sabato, all’età di 81 anni, il dottor Luciano Armaroli. Notevole il suo contributo, all’interno del Santa Maria Nuova, alla Radioterapia oncologica e non solo.
Fin dal 2001, sotto la guida del dottor Armaroli, la Struttura complessa di Radioterapia dell’ospedale reggiano aveva promosso la radioterapia a intensità modulata, tecnica di elevata complessità, portando quello di Reggio Emilia a essere il primo reparto italiano a introdurla, tra i primi a livello europeo. Il nome del dottor Armaroli è anche legato alla fondazione, nel 1992, di Prora (Progetti per la Radioterapia) che nel 2010 si fonderà ad Ascam (Associazione per lo studio e la cura delle malattie dell’apparato digerente) per poi diventare, nel 2017, Apro.
Se l’arte sulle pareti è una presenza diffusa in molte corsie d’ospedale e non solo nei reparti pediatrici, questo è anche merito del dottor Armaroli. Fu lui, come direttore della Radioterapia al Santa Maria Nuova, a fare installare nel 1992 nel bunker un gruppo di statue di bronzo di Narciso e Boccadoro. Durante il processo di progettazione del reparto di Tomotherapy, proprio aderendo alle richieste del dottor Armaroli, lo spazio è stato impreziosito con opere d’arte per rendere il reparto più accogliente e vivace.
I funerali di Luciano Armaroli si terranno in forma privata. La camera ardente sarà aperta domani, dalle 10 alle 19, alla Casa Funeraria della Croce Verde. Il dottor Armaroli lascia la moglie Rosanna, i figli Antonio e Sara oltre ai suoi amatissimi nipoti.l
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