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«Costretto a dormire in negozio dopo la razzia dei malviventi»

Serena Arbizzi
«Costretto a dormire in negozio dopo la razzia dei malviventi»

Reggio Emilia: furto da 25mila euro al negozio Kamp 3000 in largo Giambellino

27 ottobre 2023
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Reggio Emilia «Ho dormito qui. Dopo l’assalto dei ladri la porta del negozio non si chiudeva e, così, per non lasciarlo incustodito e non mettere a repentaglio gli altri articoli, sono rimasto a dormire dentro tutta la notte».

Sono state ore da dimenticare quelle appena trascorse per Massimo Lasagni (foto in alto a sinistra), titolare del punto vendita Kamp 3000 al centro direzionale Il Volo. Nella tarda serata di mercoledì, i malviventi hanno sfondato la porta d’ingresso usando un piede di porco e, una volta dentro, hanno fatto man bassa di un vasto assortimento di capi d’abbigliamento sportivo griffato.

Il bottino ammonta a circa 25.000 euro: i malviventi hanno portato via soprattutto piumini marcati Northface o capi griffati Patagonia, molto appetibili per la rivendita sul mercato.

Non si tratta del primo furto messo a segno nel negozio: i ladri, con mercoledì sera, lo hanno svaligiato tre volte. In un’occasione i banditi hanno provato a scagliarsi contro il vetro antiproiettile con un’auto-ariete. Dopo l ’ultimo blitz il titolare è stato costretto a dormire dentro al negozio, dal momento che, visti i danni provocati dai malviventi, non era possibile chiudere la porta.

«Il catenaccio era divelto e la porta spalancata. Hanno preso di mira soprattutto capi d’abbigliamento, come i piumini e altri capi, circa una cinquantina – racconta Lasagni –. Puntano a quelli anche se hanno u valore inferiore rispetto a molte altre cose che ho qui perché sono facilmente rivendibili e difficilmente tracciabili».

L’azione dei ladri è stata molto rapida. «Sono entrati e hanno preso in pochi minuti i capi d’abbigliamento, senza spingersi molto oltre all’interno del negozio – aggiunge il titolare –. Sono rimasti pochi minuti prima di scappare».

Quando i malviventi sono entrati è scattato l’allarme: il padre del titolare, Paolo Lasagni, si è precipitato sul posto. «Sono arrivato qui poco prima della mezza – sottolinea Paolo Lasagni –. Abbiamo trovato la porta spalancata, molto probabilmente con un piede di porco. Quando siamo arrivati c’erano già le due pattuglie della questura qui».

Del furto è stata sporta denuncia e, immediatamente, è scattata la solidarietà degli amici della famiglia che conduce il negozio.

«Si tratta di gesti odiosi – sottolinea un amico del titolare –. Purtroppo assalti di questo tipo si sentono sempre più frequentemente e i commercianti si trovano sempre più frequentemente a fronteggiare le spese per tenere aperto e per contrastare i raid della criminalità». l

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