Gazzetta di Reggio

Reggio

Il miraggio di una casa in affitto: «È la mia disabilità a fare paura»

Roberto Fontanili
Il miraggio di una casa in affitto: «È la mia disabilità a fare paura»

Reggio Emilia, un 50enne affetto da sclerosi multipla: «Ho un lavoro e posso dare garanzie»

06 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Mauro ha fretta di trovare una soluzione, anche perché sono ormai cinque mesi che cerca, inutilmente, un appartamento in affitto in città. Ha fretta, come ne aveva fino al 2021 quando andava in moto, prima che la sclerosi multipla lo facesse scendere dal sellino. Una fretta che è diventata una necessità impellente perché entro la fine dell’anno dovrà lasciare la casa in cui vive a Baragalla, venduta dopo il divorzio arrivato alla fine di un matrimonio durato una decina d’anni.

Ma la fretta non basta a risolvere i suoi problemi e trovare una casa in cui abitare assieme alla sua attuale compagna. Un appartamento che per le sue condizioni deve essere dotato di ascensore o in uno stabile con pochi gradini per potervi accedere. E Mauro con il tempo si è convinto che il problema di non riuscire a trovare casa sia dovuto anche alla sua disabilità. «Mi sento discriminato – spiega – quasi l’essermi ammalato sia una colpa. Anche perché sono in grado di pagare l’affitto. Mi sono rivolto anche ad Acer, ma senza risultato».

In questi mesi con la sua compagna, originaria di Genova, hanno continuato a guardarsi intorno in una ricerca sempre più frenetica e disperata. Ma né sul mercato libero, né attraverso Acer, hanno trovato una soluzione accettabile. Hanno cercato anche in provincia e anche lì non è saltato fuori nulla. «La mia compagna non ha la patente e dobbiamo trovare un posto servito dai mezzi pubblici per poter venire a lavorare in città», dice. Chi ha acquistato la sua abitazione gli ha lasciato qualche mese, ma adesso il tempo sta finendo e legittimamente vorrebbe entrarne in possesso.

«Penso – prosegue – che sia la mia malattia a fare paura. Quando mi vedono arrivare, camminando piano e appoggiandomi al deambulatore o con le stampelle, improvvisamente l’appartamento che al telefono prima c’era ed era libero o è già stato affittato o il proprietario ha cambiato idea. In altri casi mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Sto ancora aspettando. Mi è capitato sia con diverse agenzie immobiliari sia con privati. Fino a quando non mi hanno incontrato non c’era nessun problema. A meno che sia per il nostro cagnolino, come qualcuno mi ha detto. Ma per me, è stato solo una giustificazione».

C’è rammarico e rabbia, ma non rassegnazione, nelle parole di Mauro, 50 anni, reggiano nato e cresciuto in città, a cui nel 2014 è stata diagnosticata la sclerosi multipla e che ci racconta la sua difficoltà a trovare un alloggio.

Ma lui ci crede. «Sono in grado di fornire tutte le garanzie di poter pagare l’affitto. Lavoro come magazziniere con un contratto a tempo indeterminato in un’azienda metalmeccanica di Correggio e prendo la pensione di invalidità. Inoltre, la mia compagna assiste una persona anziana e ha un contratto a tempo indeterminato. Abbiamo un reddito mensile di oltre 3mila euro».

Evidentemente non basta. Anzi pare che questo sia un ulteriore problema. E spiega che proprio il reddito si è rivelato un ostacolo: «Quando ci siamo rivolti ad Acer la risposta è stata che avevamo un reddito troppo alto per aver il diritto a ottenere una casa. Non ho debiti, anche perché con i soldi della vendita della casa potrò chiudere il mutuo. Anzi a me e alla mia ex moglie rimarranno un migliaio di euro a testa. Per cui posso mantenermi, pagare un affitto e dare tutte le garanzie».

E con amarezza conclude: «Onestamente a Reggio, città delle Persone e del Progetto Senza Barriere mi aspettavo più disponibilità e un aiuto maggiore. Mi è venuto il tarlo di essere discriminato per la mia condizione. Ma non so proprio più a chi rivolgermi, né dove andremo ad abitare tra due mesi». l