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«Nuovo centro culturale islamico? Esiste da anni con sede non idonea»

Daniela Aliu
«Nuovo centro culturale islamico? Esiste da anni con sede non idonea»

Montecchio Il sindaco: «La nostra è cultura dell’accoglienza e confronto »

10 novembre 2023
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Montecchio La notizia dell’apertura di un nuovo centro culturale islamico, da allestire a Montecchio nella sede dell’ex latteria Madonna dell’Olmo, ha aperto un vero e proprio braccio di ferro tra la giunta e l’opposizione in consiglio comunale.

Nei giorni scorsi il segretario del centro islamico “Al Huda”, il senegalese Momar Talla Diouf, ha annunciato l’apertura della sede alla fine di novembre. Luigi Rocca del gruppo “Viviamo Montecchio” ha annunciato una interrogazione alla giunta montecchiese in merito alla notizia che ha suscitato perplessità in paese.

«Futura bagarre»

Abbiamo chiesto il parere al sindaco di Montecchio Fausto Torelli. «Che fosse prassi usuale uscire prima sulla stampa locale che nelle sedi istituzionali dedicate per una probabile interrogazione è veramente l’ultima trovata della futura bagarre elettorale che ci aspetta – commenta il sindaco di Montecchio –. Il fatto poi che un centro culturale islamico (tale è la definizione tecnica del centro) nello stesso giorno diventi “grande moschea”, la dice lunga. Ovviamente aspetto di leggere il probabile testo dell’interrogazione, alla quale risponderò ovviamente nelle sedi istituzionali dedicate».

«Oggi però – aggiunge Fausto Torelli – voglio rispondere parlando di cultura dell’accoglienza, di cultura del confronto e di amore per la pace e la fratellanza dei popoli, unica vera e duratura garanzia di rispetto istituzionale e di convivenza pacifica, per citare le parole papa Francesco».

«Il grande compito della religione è quella di accompagnare gli uomini in cerca del senso della vita – continua il sindaco –. La definizione “fratelli tutti” sancisce in modo chiaro che la cultura dei muri crea ghetti, divisioni e povertà culturale, e che una società fraterna, dunque, sarà quella che promuove l’educazione al dialogo per sconfiggere il virus dell’individualismo radicale e per permettere a tutti di dare il meglio di sé. A partire dalla tutela della famiglia e dal rispetto per la sua missione educativa primaria e imprescindibile».

«Inutili dubbi»

«L’atteggiamento di sospetto e di diffidenza che serpeggia, mascherato da supposte procedure di regolarità, non appartiene al modo trasparente e leale della nostra amministrazione e della figura di Momar Talla Diouf quale è emersa nei contatti avuti – prosegue Fausto Torelli –. Insinuare inutili dubbi è un’azione che ritengo poco utile, soprattutto in un momento in cui bisogna riscoprire sì energie identitarie, ma assolutamente non preclusive. Credo che a Montecchio, nel rispetto reciproco, esista già da tempo una comunità con cui la collaborazione istituzionale risulta corretta ed efficace, e che ciò rappresenti veramente una opportunità per tutti, da cogliere in modo positivo e costruttivo. Il centro culturale islamico ha da anni una sede nel nostro Comune occupando un ambiente poco idoneo alla funzione esercitata, e lo sforzo da loro sostenuto credo meriti rispetto», conclude il sindaco di Montecchio.l