Gazzetta di Reggio

Reggio

La Fondazione Reggio Children festeggia i primi laureati del corso

La Fondazione Reggio Children festeggia i primi laureati del corso

In Sala del Tricolore presentato il dottorato di ricerca sui metodi educativi

10 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Si chiama “Reggio Childhood Studies- from Early Childhood to Lifelong Learning” ed è il dottorato di ricerca promosso dalla Fondazione Reggio Children in collaborazione con Comune di Reggio Emilia ed Unimore. È nato nel 2019, con l’obiettivo di studiare gli eccellenti modelli educativi della nostra città, arrivando ora alla quinta edizione. Ieri mattina, in Sala del Tricolore, le istituzioni hanno voluto celebrare l’interessante progetto che mette Reggio al centro del mondo, considerato che gli studiosi provengono dai differenti continenti; il pretesto è stato la celebrazione dei primi 4 dottori che hanno discusso la propria tesi lo scorso 12 ottobre, Enrico Barbetti, Daniela Caserta, Barbara Donnici e Laura Landi. Loro hanno concluso il proprio percorso, mentre per altri 44 la speciale corona d’alloro è un obiettivo da conseguire; provengono da tutta Italia e da Paesi come Francia, Cina, Russia, Iran, Arabia Saudita, Sud Africa, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Kenya e Brasile. In sala, oltre ai rappresentanti delle aziende che sostengono l’iniziativa (spiccano tra gli altri Iren, Farmacie Comunali Riunite e Intesa San Paolo), amici e genitori dei “dottori”. Presente anche il parlamentare Graziano Delrio che fa parte del comitato scientifico della Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi. Ad aprire le danze è stata l’assessore all’educazione Raffaella Curioni, che si è mostrata emozionata davanti ad un momento così importante: «Questo progetto – ha detto – nato cinque anni fa con il Desu Unimore ha avuto la lungimiranza di costruire a Reggio Emilia un percorso di ricerca che duri nel tempo, costruendo nuovi significati, e di individuare come compagno di viaggio un partner industriale in un soggetto educativo che ha le radici nel sapere educativo della città, Fondazione Reggio Children». In seguito, sono intervenute la professoressa Annamaria Contini, direttrice dipartimento di Educazione e Scienze Umane Unimore, la professoressa Carla Bagnoli coordinatrice dottorato di ricerca in Reggio Childhood Studies e Carla Rinaldi, presidente Fondazione Reggio Children. Quindi, è stato il momento dei veri protagonisti: ragazze e ragazzi di età e provenienza diversa, che hanno visto in Reggio Emilia una città in cui vivere e formarsi per un percorso di studio triennale che vede l’analisi di materie ed argomenti differenti e che può offrire loro potenzialità importanti da immettere poi nel mondo del lavoro; si spazia infatti dallo studio semiotico nell’educazione all’arte visiva, dal gusto alla sostenibilità, sino alla risposta al bisogno educativo ai minori appartenenti alle famiglie di mafia. Il 90% di dottori e dottorandi usufruisce di borse di studio, sostenute da Unindustria Reggio Emilia e Fondazione Manodori. La mattinata si è conclusa con la lectio magistralis “Capitale umano e democrazia” del professor Marco Pagano dell’Università di Napoli Federico II. Per quanto concerne le tesi di laurea, Enrico Barbetti si è soffermato sulla sociosemiotica e educazione all’interpretazione, mentre Daniela Caserta ha fatto un focus sull’inclusività nella scuola italiana.

Barbara Donnici ha parlato di approccio ludico nell’insegnamento, mentre Laura Landi sostiene l’innovazione nella valutazione per cambiare la didattica.

N.V.

© RIPRODUZIONE RISERVATA