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Dolore e rabbia all’addio a Daniela Alfano

Ambra Prati
Dolore e rabbia all’addio a Daniela Alfano

A Sesso il funerale della 44enne morta due giorni dopo il malore al bar Fiori a forma di cuore, tantissimi giovani e palloncini bianchi

12 novembre 2023
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Reggio Emilia «Io ho perso la mamma a 25 anni, so cosa si prova, vorremmo sempre trattenere le persone care. Oggi prevale il dolore e un po’ di rabbia. Tuttavia dobbiamo cercare un bilancio positivo: crediamo sia valsa la pena di conoscere Daniela». Questo l’incipit dell’omelia di don Lorenzo Zamboni, che ieri nella gremita chiesa di Santa Maria Assunta a Sesso ha officiato il funerale di Daniela Alfano, la barista madre di quattro figli e nonna di un nipotino di due anni morta per un malore improvviso. La donna di origini napoletane, residente a Sesso da vent’anni, aveva avuto un malore martedì mattina mentre si trovava da sola nel bar che gestiva insieme alla figlia Francesca, il Franci’s Lounge Bar di Salvaterra di Casalgrande. Un figlio l’aveva trovata priva di sensi in bagno. Soccorsa da un cliente, che aveva iniziato a praticare il massaggio cardiaco, il cuore di Daniela aveva ripreso a battere; ma nel tragitto verso l’ospedale l’ambulanza era stata coinvolta in un incidente, si era dovuto attendere l’arrivo di un’altra ambulanza ed era stato perso tempo prezioso. Arrivata al Santa Maria Nuova con un’attività cerebrale quasi nulla, la 44enne è morta due giorni dopo, giovedì mattina. I familiari hanno dato l’assenso per la donazione degli organi, che hanno salvato quattro vite tra le quali un bambino. Una vicenda che ha commosso la città. I congiunti chiariscono che non intendono adire alle vie legali. «Un ringraziamento da parte delle persone che hanno avuto salva la vita tramite Daniela», ha sottolineato don Lorenzo, che ha sottolineato la grande partecipazione di giovani, amici dei due figli minorenni. Il parroco ha scelto passi dei testi sacri in linea con il carattere della defunta: la “Lode alla donna forte”, dal Libro dei Proverbi. «Ho letto sul quotidiano Gazzetta di Reggio l’accaduto, so che vi aspettate dal sacerdote un perché. Posso solo dire che il piano di Dio tende a qualcosa di superiore e che occorre trovare la via del bene».