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Premio Tarquini 2023 La borsa di studio andrà a Lavinia Messori

Serena Arbizzi
Premio Tarquini 2023 La borsa di studio andrà a Lavinia Messori

L’assegnazione giovedì

13 novembre 2023
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Reggio Emilia Si terrà giovedì l’assegnazione del premio intitolato al dottor Giancarlo Tarquini, magistrato di vaglia che nella sua carriera ha affrontato scottanti vicende di cronaca, criminalità economica, mafia e terrorismo (rosso e nero) che hanno segnato la storia del nostro Paese. L’appuntamento è previsto dalle 16 alle 18 nell’aula di Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia e si svolgerà in più tappe.

All’inizio sono previsti i saluti istituzionali a cura della presidente del tribunale Cristina Beretti, del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Enrico Della Capanna e di Federica Davoli, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici. Subito dopo avverrà la consegna del premio alla dottoressa Lavinia Messori da parte di Giovanni Tarquini, avvocato e figlio di Giancarlo. Toccherà al presidente emerito della Corte di Cassazione Antonella Patrizia Mazzei intervenire sul tema “La separazione delle carriere nella magistratura inquirente: criticità e prospettive future” e al presidente della Sezione Civile del tribunale reggiano, Francesco Parisoli, relazionare sulla “Ricaduta della riforma Cartabia sullo svolgimento delle attività dei giudici”.

«Si tratta di una iniziativa che come famiglia Tarquini, in condivisione con i giuristi cattolici di Reggio Emilia, abbiamo ideato per ricordare la figura di una persona che ha dedicato la propria vita alla magistratura e ai valori della giustizia – spiega l’avvocato Giovanni Tarquini –. Il premio che verrà assegnato alla bravissima dottoressa Lavinia Messori, quale candidata vincitrice dell’ultimo concorso per l’accesso alla magistratura, è poco più che simbolico e va nel segno di quello che mio padre riteneva essere un elemento indispensabile, vale a dire la profonda preparazione e competenza del giudice. Il lavoro del magistrato incide profondamente sulla vita delle persone e di conseguenza sulla società e il ricordo di mio padre e di cosa voleva dire per lui essere magistrato vuole offrire un contributo a non dimenticare mai l’importanza e la delicatezza di ogni decisione, anche di quella apparentemente più semplice o banale». 

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