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Asili nido, Curioni rassicura: «Niente allarmismi, siamo al lavoro per aumentare i posti»

Asili nido, Curioni rassicura: «Niente allarmismi, siamo al lavoro per aumentare i posti»

Il punto della situazione dopo le polemiche

13 novembre 2023
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Reggio Emilia L’assessora all’Educazione Raffaella Curioni ha svolto durante la riunione della commissione consiliare competente un aggiornamento sulle diverse azioni messe a punto per la scolarizzazione della fascia 0-6 anni a Reggio Emilia, durante l’attuale mandato amministrativo. Con l’assessora hanno partecipato all’incontro la presidente dell’Istituzione scuole e nidi d’infanzia Gigliola Venturini e il direttore Nando Rinaldi.

«Sgomberiamo subito il campo da un possibile equivoco – ha precisato Curioni – i piccolissimi nei nidi sono previsti e ci torneranno. Nessuno ha negato un diritto, anzi, stiamo lavorando per aumentare i posti e accoglierne di più dal prossimo anno. Abbiamo preferito sospendere temporaneamente il bando per i piccolissimi, nati tra giugno e settembre 2023, che possono utilizzare almeno fino al prossimo marzo 2024 la misura dei congedi parentali previsti per i lavoratori dipendenti, invece di congelare posti destinati a bambini più grandi, senza “coperture” e che rischierebbero l’esclusione dal nido per l’intero anno scolastico, cioè fino a settembre 2024».

Dal gennaio 2024 infatti, ha spiegato l’assessora, inizieranno i cantieri Pnrr nelle scuole d’infanzia e nei nidi. Parliamo di otto cantieri, che dovranno riorganizzare circa 24 sezioni per 500 bambini dei nidi, bambini che dovranno essere ospitati in altre scuole della città con conseguente e momentanea limitazione dei posti disponibili. Altri posti saranno ottenuti grazie al nuovo Polo dell’infanzia al parco Iotti-Ottavi, con 100 posti in più per nido e scuola. «Ma – ha sottolineato Curioni – già a partire dall’anno scolastico 2024-25, grazie a questi lavori, i posti a disposizione nei nidi saranno maggiori di quelli attuali, cioè prima dei lavori». L’assessora ha formulato poi alcune valutazioni di ordine generale a partire dall’avvio del mandato amministrativo, che era iniziato nel 2014 con un calo demografico ed un calo conseguente delle iscrizioni. Sono state messe in campo azioni per riorganizzare, convertire e congelare i posti e non dover di conseguenza chiudere sezioni o scuole. Si è lavorato per mettere a disposizioni ulteriori opportunità di frequenza (come lo stesso bando piccolissimi) e favorire le iscrizioni al nido che nel 2014 erano in sofferenza.

«Ora assistiamo a un boom di domande di iscrizione ai nidi, determinato principalmente dalle misure regionali di scontistica delle rette dei nidi (che hanno ridotto del 20 o del 50% i costi) e dal maggiore bisogno di ‘ritorno’ alla socialità, alla relazione, al superamento dell’isolamento che è stato tipico del periodo pandemico acuto. Conseguenza immediata è stato un certo incremento delle liste d’attesa. Perciò, a partire dall’anno scolastico 2021-22, abbiamo lavorato anche grazie alle misure messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna, per aprire nuove sezioni di nido e per abbattere le liste di attesa con un incremento complessivo di 112 posti nido in più arrivando ad una scolarizzazione del 57%. A partire dall’anno scolastico 2024-25 ipotizziamo circa 70 posti ulteriori per i nidi d’infanzia che dovrebbero portare la scolarizzazione quasi al 60%».

«Tutto questo rappresenta l’impegno del Comune, ovvero nel 2022-23 circa 23 milioni di risorse economiche sul nostro bilancio, per una fascia di età per noi centrale nelle politiche pubbliche della città e che stiamo portando avanti anche grazie all’impegno dei diversi gestori del sistema integrato. Sarebbe importante che il governo aiutasse gli enti locali con risorse concrete destinate all’apertura di nuovi posti per la fascia 0-6 anni». «La misura prevista dal governo nella proposta di legge di bilancio – ha concluso Curioni – rischia di non essere pienamente utilizzata dalle famiglie se gli enti locali non sono messi nelle condizioni di aprire nuovi posti nido».

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