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Reggio Emilia, cade durante una lite e poi muore: indagato un 49enne per omicidio

Ambra Prati
Reggio Emilia, cade durante una lite e poi muore: indagato un 49enne per omicidio

Il 22 ottobre scorso il violento diverbio in viale IV Novembre fra due senzatetto. La vittima ha battuto la testa ed è deceduta dopo 22 giorni di agonia

14 novembre 2023
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Reggio Emilia Un diverbio in strada per futili motivi, uno spintone e un uomo che cade all’indietro battendo la testa. Ora il ferito, dopo ventidue giorni di agonia in ospedale in prognosi riservata, è morto.

Un 49enne italiano, disoccupato e senza fissa dimora, è indagato per il reato di omicidio preterintenzionale. I fatti risalgono al 22 ottobre scorso, una domenica, e hanno avuto per teatro viale IV Novembre in zona stazione. Alle 15.20 i residenti hanno sentito delle urla in strada e hanno allertato il 112. Inizialmente si è pensato si trattasse, ancora una volta, di una rissa in una zona che sembra non conoscere pace.

Al loro arrivo i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno trovato un uomo esanime a terra con una vistosa ferita alla testa. È stato necessario chiedere l’intervento del 118: gli operatori sanitari, una volta stabilizzate le sue condizioni, hanno caricato il ferito e lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova in codice rosso. Il paziente è stato in seguito ricoverato in prognosi riservata.

Nel frattempo i militari sul posto hanno ricostruito l’accaduto: si è trattato di un litigio tra due senzatetto, un italiano e un indiano. L’italiano – un 49enne di origini meridionali, ospite di amici – ha raccontato di aver avuto un diverbio con tre stranieri che non conosceva.

E ha ammesso che, a un certo punto, ha dato uno spintone al giovane, non immaginando che l’altro sarebbe caduto all’indietro e sarebbe rimasto privo di sensi. Il 49enne è risultato avere dei precedenti per episodi simili (lesioni e diverbi), seppur di lieve entità.

Poiché l’area è ampiamente coperta dalle telecamere di videosorveglianza e in assenza di una querela di parte, i carabinieri si sono limitati a identificare i presenti. In seguito il 49enne ha chiesto notizie sul ferito, che è rimasto a lungo stabile pur nella gravità delle condizioni. Senonché l’indiano non si è mai ripreso dal violento colpo al capo. E due giorni fa è spirato in un letto d’ospedale, a ventidue giorni di distanza da quell’aggressione. L’ennesima colluttazione tra persone ai margini nel quartiere più degradato della città ha avuto un esito irrimediabile. Ora occorrerà analizzare i filmati delle telecamere, che hanno ripreso l’azione.

Il caso è finito sul tavolo del pm Valentina Salvi, che ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale. Sebbene le conseguenze siano andato al di là delle intenzioni dell’aggressore, si procede d’ufficio e si tratta di un reato grave: «chiunque cagiona la morte di un uomo» a seguito «di atti diretti a percuotere o ledere qualcuno» è punibile con la reclusione da 10 a 18 anni.  l

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