Saman, spunta audio dello zio Danish in carcere: il corpo poteva essere trovato 7 mesi prima
Nel file l’imputato parla con un agente della volontà di far ritrovare il cadavere e si lamenta del suo avvocato
Reggio Emilia Nuovo colpo di scena al processo Saman. Questa mattina, in avvio di udienza, il procuratore capo Calogero Gaetano Paci ha chiesto alla Corte d’Assise di poter depositare un nuovo documento. Si tratta di una registrazione effettuata il 25 ottobre 2022 nel carcere della Pulce di Reggio Emilia. Il file audio contiene una conversazione tra un agente della polizia penitenziaria e l’imputato Danish Hasnain, zio di Saman.
Nella conversazione il detenuto esprime la sua volontà di far ritrovare il corpo della nipote, a determinate condizioni (l’arrivo in Italia della moglie). Intenzione che poi il 16 novembre portò, effettivamente, all’indicazione del luogo della sepoltura. Dall’audio si evince anche che il pakistano chiedeva da sette mesi al suo avvocato di intavolare questa trattativa (in seguito ha cambiato legale).
Nelle scorse udienze gli interrogatori di Danish sono stati esclusi dal processo, perché la Corte ha eccepito che quelle dichiarazioni dovevano essere rese in aula o alla Corte (dato che l’uomo era già imputato e successivamente il processo era in corso).
La Corte si è presa due ore di tempo per decidere su questo nuovo deposito e alla fine ha rigettato la richiesta.