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Sicurezza

«In stazione non soltanto criminali. Ci sono troppi casi di marginalità»

Ambra Prati
«In stazione non soltanto criminali. Ci sono troppi casi di marginalità»

Il questore: «Ogni giorno firmo atti per personale aggiuntivo»

15 novembre 2023
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Reggio Emilia «Comprendo che gli ultimi due episodi avvenuti in stazione possano aver impressionato l’opinione pubblica, ma quanto accaduto va valutato per quello che è: non fatti di criminalità bensì, ahimè, di marginalità».

Così il questore di Reggio Emilia Giuseppe Maggese, in quanto titolare dell’ordine pubblico e coordinatore dei controlli interforze, commenta l’aggressione all’addetto alle pulizie (con conseguente rinuncia, da parte della ditta, dell’incarico nel condominio “Piazzale Marconi”) e il decesso a seguito di un diverbio con un italiano di un senzatetto indiano di 44 anni.

Dopo rifiuti abbandonati, cantine occupate, spaccio, furti, rapine e risse, nell’area più degradata della città non solo le imprese di pulizia preferiscono rinunciare alla commessa pur di non avere guai: ora c’è pure scappato il morto. Con conseguenti polemiche politiche da parte delle opposizioni e l’ammissione del sindaco Luca Vecchi che «è stato fatto tanto, ma occorre fare di più».

Partiamo dalle dichiarazioni del primo cittadino, secondo il quale «occorre una svolta»: cosa ne pensa?

«Al di là della cronaca, noi cerchiamo di fare tutto ciò che è nostro dovere. Guardi io firmo un’ordinanza al giorno per predisporre in stazione storica personale in aggiunta al controllo ordinario. Senza contare i controlli “straordinari”, che erano tali in origine e che ora sono diventati talmente frequenti da essere di routine, con l’utilizzo del Reparto Prevenzione Crimine che è una risorsa e della polizia locale con unità cinofile».

Difatti, quando vengono fermati per l’identificazione spesso gli stranieri si innervosiscono perché dicono «è la decima volta»...

«Certo si fermano sempre le stesse persone, che reagiscono con insofferenza ma che farebbero bene a darsi una calmata. C’è un motivo per cui li fermiamo di continuo: dovrebbero spiegare cosa ci fanno lì».

Eppure in zona stazione siamo alle solite: perché non se ne esce?

«In realtà da un punto di vista numerico gli episodi negativi si sono ridotti, negli ultimi due mesi la curva degli interventi è calata. Il picco si è avuto da luglio a metà settembre. Da metà settembre a oggi le richieste di intervento sono state in discesa: meno risse, aggressioni e quant’altro. Il fenomeno lo stiamo seguendo con molta attenzione. È chiaro che gli ultimi episodi hanno avuto un impatto forte sull’opinione pubblica. Occorre sottolineare che intorno a piazzale Marconi gravitano spesso soggetti borderline sotto il profilo psichico: se si aggiungono una serie di circostanze sfavorevoli ecco che avviene il decesso di una persona. Ma, su questo e sull’addetto alle pulizie, prima di arrivare a conclusioni fuorvianti è bene capire il contesto».

È un problema sociale?

«Non entro nel merito di competenze di altre autorità. Di sicuro il problema è la presenza di persone che vivono ai margini: senza fissa dimora, tossicodipendenti, con turbe psichiche e disagio sociale. Esistono sacche di marginalità. E so per esperienza che questa tipologia di individui sono difficili da trattare e refrattari ad essere aiutati. La legge delle probabilità insegna che funziona come la circolazione stradale: più auto circolano e più è probabile che avvengano incidenti. Più insistono in un ambiente presenze devianti e più è probabile che accadano fatti con un esito infausto. Anche se le persone che vivono ai margini d’abitudine sfogano la propria aggressività tra di loro, è ovvio che il cittadino che passa per strada in quel momento si spaventa».

Quindi come se ne esce?

«La risposta alla richiesta di maggiore sicurezza è sempre corale. Se sul fronte controlli l’attenzione è specifica e continua, bisogna occuparsi anche dei bivacchi, degli stazionamenti e così via. Stiamo ipotizzando alcune misure legate ai negozi, in accordo con il Comune».

Ha sentito il sindaco?

«Sì ci siamo confrontati sugli ultimi episodi, così come con il prefetto Maria Rita Cocciufa. Con l’approssimarsi del periodo natalizio, anche alla luce degli ultimi avvenimenti che vanno tenuti in considerazione, saranno intensificati i servizi nell’area della stazione storica. Nel prossimo Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico tratteremo di questi temi con un focus specifico».  l

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