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Fratelli d’Italia, Aragona fa il bis: «A Reggio Emilia possiamo vincere»

Fratelli d’Italia, Aragona fa il bis: «A Reggio Emilia possiamo vincere»

Riconferma per il coordinatore provinciale: «Ora la campagna elettorale»

19 novembre 2023
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Reggio Emilia «Smettiamola di usare l’aggettivo contendibile: se non si fanno errori stavolta si vince. Ci aspettano 24 mesi di campagna elettorale permanente, comprese le regionali, di fatto già iniziata: una grande impresa, ma al tempo stesso affascinante. Ci aspetta, credo, la stagione più importante dalla fondazione del nostro partito, ma chi fa politica vive anche per questi momenti, ardui ma bellissimi».

È stato un discorso intriso di emozione, ma anche di consapevolezza che stavolta la vittoria può essere davvero più vicina delle tornate elettorali precedenti, quello con cui Alessandro Aragona ha sancito la propria riconferma come coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Sono stati 194 i votanti, con code al seggio allestito all’hotel Mercure, su 500 tesserati. «Un risultato al di sopra delle aspettative – commenta Aragona – dal momento che supera altre province più popolose». Insieme ad Aragona sono stati eletti anche 13 componenti del direttivo cui se ne aggiungeranno sette, nominati dal coordinatore provinciale nei prossimi giorni: Alessandro Casolari (primo tra gli eletti con 81 voti), Antonella Giglioli, Maria Cristina Camurri, Roberta Rigon, Ivado Casali, Cristian Panarari, Barbara Iorio, Elio Magliani, Gianluca Tortora, Lorenzo Meglioli, Fabio Ruini, Paolo Savina e Matteo De Vita. Ad accogliere la rielezione anche i segretari provinciali di Lega, Roberto Salati, e Forza Italia, Gianluca Nicolini con i quali è stata ribadita la volontà di correre uniti.

«Una sala piena come questa tempo fa a Reggio non ce la saremmo mai immaginata – esordisce Aragona –. Il 2023 è un anno fondamentale per la storia di Fratelli d’Italia a Reggio. Ci aspettano due grandi tornate elettorali: europee e amministrative, fino alle regionali nel 2025 non solo in città, ma anche negli oltre 30 comuni della provincia dove Fratelli d’Italia non vuole fare solo la comparsa. Possiamo usare il termine battaglia per quello che avverrà da qui a pochi mesi. Sono iniziati confronti importanti non solo tra i partiti ma anche con la società civile, delusa da ciò che ci lascerà questa amministrazione: una “non città”, un non luogo. Le periferie come tanti quartieri sono degradate, ignorate, e non solo quello. Il centro è morto. Ci vogliono vendere il sogno di una Reggio che dovrebbe essere internazionale per la venuta Kanye West - ma forse non sono riusciti a montare la piramide - o perché c’è il Fish &Chips al mercato coperto che doveva essere la grande vetrina delle eccellenze locali? Poi l’assessore Sidoli dice che si tratta di un’impresa privata? Ma quando si tratta di prendersi dei meriti l’amministrazione se li prende anche se l’impresa è privata, mentre quando sarebbe stato necessario avere determinazione e capacità negoziale con il privato per raggiungere soluzioni... non lo fanno. L’eredità che ci lasciano – attacca Aragona – è il grande crollo della cooperazione edilizia, Appaltopoli, Aemilia, in cui nessuno a Reggio è stato chiamato a rispondere e i famosi anticorpi non li ha visti nessuno. Ci lasciano una Ztl che, come l’ideologia ambientalista, sta creando problemi e traffico sulla circonvallazione».  l