Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia «Sono state due ore e mezza di pura gioia». Così Antonella Stendardo medico pediatra di Cadelbosco Sopra che con la collega e vice presidente della Fimp di Reggio Emilia, Elena Ferrari – in servizio nell’ambulatorio di via dell’Aeronautica – sabato ha partecipato, insieme ad altri 698 pediatri arrivati da tutta Italia all’audizione in Vaticano da papa Francesco, in rappresentanza di tutti i colleghi italiani. «Abbiamo condiviso tra tanti un momento per noi davvero importante – racconta Stendardo –. Abbiamo sentito papa Francesco molto vicino ai nostri problemi e alla nostra quotidianità. I suoi sentimenti erano i nostri. È apparso stanco, ma anche molto simpatico». Tanti gli applausi all’indirizzo di Bergoglio in molti dei punti toccati dal suo discorso ai pediatri. «Ha fatto tante riflessioni, molto profonde – dice la pediatra – partendo dall’apprezzamento sul nostro lavoro quotidiano: ci ha definito un punto di riferimento per le giovani coppie. Ha auspicato politiche a loro favore, perché ritrovino fiducia e gioia nell’essere genitori». Papa Francesco ha sottolineato l’importanza del ruolo dei pediatri durante la pandemia soffermandosi sulla crisi che ora investe il sistema sanitario nazionale: «Ha parlato della carenza di personale, dei carichi ingestibili e di chi fugge dalla professione. Questi fattori e la crisi economica gli fanno temere un grave rischio per il diritto alla salute che ha definito un bene comune. Il suo invito è a conservare la sanità pubblica perché è un servizio al popolo fondato sulla solidarietà, l’universalità e l’equità».l