Gazzetta di Reggio

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Novellara, Sony: l’indiano presidente della Protezione civile

Alessandro Cagossi
Novellara, Sony: l’indiano presidente della Protezione civile

«Ma ci sono altri sikh nelle varie associazioni»

20 novembre 2023
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Novellara Sta facendo il giro del mondo la notizia dell’elezione di Bhupinder Singh, detto “Sony”, alla presidenza dell’associazione di protezione civile “Nubilaria” di Novellara. Un importante traguardo, quello raggiunto dal 43enne di origine indiana, proveniente dal Punjab, di cultura e religione sikh, celebrato nelle cronache dei giornali pubblicati in vari Paesi dalla diaspora sikh.

Dal Punjab, Singh è arrivato nel Reggiano all’età di 18 anni, nel 1998, stabilendosi inizialmente a Rolo. Poi, per un anno, ha lavorato in un circo in giro per tutta Italia, e infine ha deciso di stabilirsi definitivamente a Novellara.

Nel 2006 è stato raggiunto dalla moglie Jasvinder Kaur. In Italia la coppia ha avuto due figli maschi, Gurvinder e Karamjot, e una femmina di nome Jasleen.

Dopo avere trovato impiego in varie aziende della zona, da sette anni Bhupinder Singh lavora come capoturno monitore di macchine a taglio laser alla Tecnove di Novellara.

«In Nubilaria – racconta Sony – ho iniziato nel 2014, anno d’inaugurazione dell’associazione, con il corso base. Mi sono sempre occupato della parte logistica. Poi, lo scorso ottobre, i 48 iscritti alla votazione hanno eletto il direttivo di nove soci che, a sua volta, mi ha eletto presidente. Il mio primo intervento è stato il pattugliamento degli argini del Po durante la piena di novembre 2014. Poi ci siamo occupati dell’alluvione a Forlimpopoli nel 2015; dell’alluvione di Lentigione nel 2017; della strage di alberi abbattuti dal vento nel Bellunese nel 2018; della rottura degli argini del Reno a Bologna nel 2019 e dell’alluvione della Romagna, lo scorso maggio. Qualche giorno fa stavo per andare in Toscana, ma l’emergenza per gli allagamenti è rientrata».

L’impegno di Bhupinder Singh nel volontariato non è un caso isolato tra la comunità sikh. «Altri ragazzi – spiega – sono nei vari gruppi di Protezione civili provinciali. In tanti vanno pure in Croce rossa o in associazioni Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze). E, appena può, la comunità Sikh effettua donazioni di mezzi (come il pick-up di Nubilaria) e attrezzature. Credo sia un bell’esempio di integrazione e coinvolgimento civile. Abbiamo ricevuto donazioni anche da molte ditte, che voglio ringraziare assieme a tutti i volontari di Nubilaria».

«Rivolgo un appello a tutta la cittadinanza: chi fosse interessato a diventare volontario, lo accoglieremmo a braccia aperte, perché c’è sempre bisogno di qualcuno che dia una mano». l