Gazzetta di Reggio

Reggio

Sanità

Festeggiò la pensione rompendo il telefono: ora il medico di Guastalla torna a lavorare

Festeggiò la pensione rompendo il telefono: ora il medico di Guastalla torna a lavorare

Il dottor Gaiani adesso presta servizio in un hospice: “Senza burocrazia posso tornare a occuparmi dei pazienti”

22 novembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Guastalla Dopo 35 anni di professione da medico di famiglia e la drammatica esperienza del Covid era stato il telefono, con le oltre 50 chiamate al giorno da parte dei pazienti unite agli elevati carichi burocratici, a fare dire addio alla professione, con 4 anni in anticipo, a Ugo Gaiani, dottore di Guastalla che per “festeggiare” la pensione, nel luglio, scorso aveva distrutto l'apparecchio telefonico in piazza con il sottofondo della canzone di Mina “Se telefonando”, un atto che aveva poi fatto il giro dei media.

"E' stato un gesto nato un po' per scherzo, prima di un brindisi con gli amici, fatto per me, non certo perché diventasse mediatico come poi è diventato. Ma di sicuro nasceva dall'esasperazione per il modo in cui si era trasformato il lavoro con gli assistiti. Oggi lavoro in un hospice, senza telefono e senza burocrazia, in una situazione in cui il rapporto con il paziente è al centro. E le cure che offro hanno un riscontro evidente. Ora mi risento davvero medico", spiega all'Adnkronos Salute Gaiani, commentando l'indagine secondo la quale un medico perde oggi fino a 3 ore al giorno al telefono.

"Un quadro che non mi meraviglia, anzi", aggiunge. 

"Il mio modo di lavorare è stato sempre diverso - continua Gaiani - ho sempre usato nelle comunicazioni con i pazienti il telefono fisso con segreteria telefonica, quello che poi ho distrutto, mai il cellulare. I pazienti mi lasciavano messaggi, in media 40/50 al giorno, li ascoltavo e li chiamavo uno per uno. Con circa 6 minuti di conversazione per ciascuno. Trecento minuti al giorno, 5 ore di telefonate e un'ora per le mail. E questo capitava 5 giorni a settimana. Fortunatamente non ero abituato a usare Whatsapp".

Una situazione che, alla lunga, è diventata fortemente stressante.