Reggio Emilia, trovato sanguinante al Foro Boario dopo un accoltellamento: un arresto per tentato omicidio
In manette un senza fissa dimora di origine albanese. Gravissimo il ferito, un 50enne artigiano cutrese. Si indaga ancora alla ricerca di un movente
Reggio Emilia La polizia di Stato ha fermato un 42enne senza fissa dimora di origine albanese con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è accusato di aver accoltellato il 50enne artigiano di origine cutrese, trovato a terra sanguinante martedì al Foro Boario.
Il fermo per indiziato di delitto è avvenuto ieri sera, intorno alle 23, in un locale di Sesso, dove il 42enne è stato rintracciato. L’episodio è avvenuto martedì scorso, nel primo pomeriggio, intorno alle 14.30, quando al centralino del 118 è arrivata una richiesta di soccorso. Quando sul posto è arrivata un’ambulanza e un’automedica, i sanitari hanno trovato un 50enne accasciato a terra nel parcheggio in fondo al Foro Boario, sul lato dell’entrata che dà verso Sesso.
L’uomo era vigile e presentava una ferita sanguinante. Sul posto, allertata dai sanitari, è arrivata una prima pattuglia della Volante, alla quale è subentrata la Squadra Mobile. Difatti è parso subito chiaro che si fosse trattato di un’aggressione. Prima di essere portato via in barella, il 50enne ha fatto in tempo a rispondere a scarne domande, raccontando di essere stato aggredito e accoltellato mezz’ora prima. Ha detto di essersi messo al volante, ma arrivato al Foro Boario le sue condizioni lo hanno costretto a fermarsi: ha parcheggiato l’auto ed è sceso per vomitare, coricandosi sull’asfalto poiché non si reggeva in piedi.
Ha perso molto sangue, tanto che i sanitari lo hanno stabilizzato e lo hanno trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso del Santa Maria Nuova. Lì i medici hanno riscontrato una ferita lacero contusa provocata da un fendente. Il ferito versa tuttora in gravi condizioni perché la coltellata lo avrebbe raggiunto al cuore. Di qui l’indagine per tentato omicidio, coordinata dalla pm Isabella Chiesi. Resta da chiarire ancora il movente, sul quale indagano gli agenti della Squadra Mobile. Fra le piste non si esclude un litigio o un regolamento di conti per questioni relative allo spaccio.