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Il lutto

Reggio Emilia, muore a 34 anni dopo una lunga malattia: martedì i funerali di Fabio Vicini

Reggio Emilia, muore a 34 anni dopo una lunga malattia: martedì i funerali di Fabio Vicini

Lascia la moglie e due figli piccoli. Figlio di Mauro, ex segretario cittadino del Pd, e fratello di Marco, ex presidente del Tunnel. Il ricordo sui social: “Ha lottato come un leone, era il migliore di tutti noi”

25 novembre 2023
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Reggio Emilia  “Fabio vive nei nostri cuori ma non è più con noi. Ha lottato contro un male terribile e fino alla fine ha cercato di sconfiggerlo. Ci lascia un ricordo indelebile della sua forte personalità e di valore nella vita”. E’ con un toccante post su Facebook che Mauro Vicini, ex segretario cittadino del Pd, ricorda suo figlio Fabio, scomparso a soli 34 anni dopo una lunga malattia.

Fabio Vicini era da anni malato di una rara forma tumorale all’occhio, scoperta a soli 25 anni e per la quale si era sottoposto a terapie all’estero, a Losanna in Svizzera. Era in cura al Core e recentemente, dopo un peggioramento delle condizioni, si era sottoposto a un nuovo ciclo di terapie a Peschiera del Garda, dove venerdì pomeriggio è avvenuto il decesso.

Un lutto che ha colpito profondamente quanti lo hanno conosciuto, per i quali Fabio era diventato un esempio di coraggio e determinazione.  

Sempre disponibile, riservato e dotato di grande simpatia e intelligenza, Fabio Vicini era stato fino a qualche mese fa fra i volontari del circolo Arci Tunnel, di cui il fratello Marco è stato a lungo presidente.

Era dipendente della Bormioli Pharma, dove lavorava dopo aver conseguito una laurea specialistica a Parma in Finanza e Risk Management. Fin da giovanissimo era inoltre impegnato in politica e nell’associazionismo, come il resto della famiglia.  

Da maggio era inserito in un trial della Novartis per un nuovo farmaco immunoterapeutico che seguiva a Zurigo e che coinvolgeva 200 pazienti in tutto il mondo. Era stato lui stesso a trovarlo.

“Ci ha regalato con Federico e Martina due nipoti meravigliosi e una moglie come Valentina che ha lottato con lui e l'ha accompagnato con amore fino alla fine – continua su Facebook il padre Mauro - Con suo fratello Marco e sua madre Vanna saremo al loro fianco, ricordandolo sempre e cercando di farci forza assieme. Penso che concordiate tutti che non è giusto che un figlio muoia prima dei propri genitori.  Ancor di più quando questo figlio ha solo 34 anni e dei figli piccoli”.

Toccante anche il ricordo del fratello Marco: “Il mio fratellino Fabio Vicini ci ha lasciato. Lo ha fatto lottando come un leone, come ha fatto in questi nove anni, contro un tumore raro e incurabile, che alla fine lo ha sconfitto ma che non lo ha mai piegato, né gli ha impedito di costruire una vita bella con al centro una famiglia meravigliosa. Mio fratello era capace di lottare contro un cancro incurabile e, nello stesso tempo, crescere due figli meravigliosi, fare una carriera da top manager in una grande azienda, coltivare innumerevoli passioni e quando necessario dare una mano al Circolo Arci Tunnel, di cui è stato una colonna fin dalla fondazione. Chiunque mi abbia conosciuto sa quanto sono fiero di lui, chiunque lo abbia conosciuto sa perché. Mi lascia un impegno difficile: dimostrarmi degno del privilegio di averlo avuto come fratello, e all'altezza delle sue alte aspettative”.

È possibile dare un saluto a Fabio Vicini presso la sala del commiato della Croce Verde di Reggio Emilia, in via della Croce Verde 1, domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, lunedì 8.30-12.30 e 14.30-18.30 fino a martedì 28 alle 11.15. Le esequie partiranno martedì 28 alle 11.15 dalla Croce Verde per il cimitero nuovo di Coviolo dove si terrà una breve cerimonia in forma civile.

Un messaggio di cordoglio è stato diffuso anche dal Circolo Arci Tunnel: 

“È con immenso dispiacere che ci uniamo al dolore della famiglia Vicini per la perdita del caro Fabio. Un dolore tanto grande quanto l’amore che ha lasciato in ognuno di noi. Fabio non è stato un semplice volontario del Circolo Arci Tunnel, ne è stata una colonna portante, è stato un fratello per molti, ma soprattutto un amico per tutti! Ciao Fabio, ti vogliamo ricordare così: sorridente dietro un bancone”.