Gazzetta di Reggio

Reggio

Albinea piange Anna Lea Luisa Caiti. Gestì Lisandret e la Salumeria Martelli

Albinea piange Anna Lea Luisa Caiti. Gestì Lisandret e la Salumeria Martelli

La ristoratrice è morta mercoledì. Aveva 86 anni, ieri il funerale

26 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Albinea Il 22 novembre, con la scomparsa della signora Anna Lea Luisa Caiti, se n’è andato un pezzo di storia di Albinea. Già, perché Anna Lea, che dal 2015 viveva negli alloggi assistiti di Casa Cervi e aveva 86 anni, era una vera e propria memoria storica di come il paese fosse cambiato negli anni.

Luisa era nata nel 1937 in una famiglia contadina che viveva in via Vittorio Emanuele, nella zona delle “Saldine”. Il padre, Eugenio Caiti, e la madre, Stella Giampietri, lavoravano i campi aiutati dai tre figli maschi: Aronne, Enzo e Italo, e alle volte dalla stessa Luisa. Dopo aver concluso le scuole elementari, frequentò un corso di cucito e iniziò a darsi da fare cucendo camicie e pantaloni.

Nel 1960 si sposò con Giorgio Martelli, e da quel giorno iniziò la sua vera missione, che fu fare da mangiare e farlo divinamente. La famiglia Martelli era proprietaria del ristorante Lisandret, dove Luisa rimase a lavorare fino al 1966. Poi la coppia si trasferì nel bellissimo palazzo che oggi ospita il bar Liberty. Anch’esso di proprietà dei Martelli, era stato costruito dal 1906 al 1913 e aveva ospitato il bar di una cooperativa, una macelleria, una trattoria e un affittacamere ai piani superiori

Dalla metà degli anni ’60 si trasformò nella bottega gastronomica “Martelli” con annessa trattoria. Si trattava di un vero e proprio punto di riferimento per gli albinetani e per gli operai che, proprio in quegli anni, stavano lavorando alla realizzazione di quella che oggi è la strada provinciale per Scandiano.

Nel 1976 l’attività si spostò sotto l’isolato della Fola, dove la Salumeria Martelli si trova anche oggi. Luisa vi lavorò fino al 2003, continuando a preparare pasta fresca, lasagne ed erbazzone, un suo cavallo di battaglia. Anche oggi, il figlio Roberto e sua moglie Cinzia, lo preparano seguendo scrupolosamente la sua ricetta. Una volta in pensione, Anna Lea Luisa Caiti continuò a frequentare comunque la bottega, fino a che le forze glielo consentirono. Poi il suo trasferimento a Casa Cervi, dove aveva incontrato nuovamente alcune delle clienti che per una vita aveva servito dal bancone.

«Mia madre era una donna solare, gentile e molto simpatica – racconta il figlio Roberto –. Nei suoi occhi e nei suoi ricordi c’era un’Albinea che non c’è più, e le piaceva molto ricordare e raccontare i cambiamenti che aveva visto negli anni. L’affetto che abbiamo ricevuto in questi giorni ci dimostra quanto anche la sua Albinea le volesse bene». Il funerale di Luisa è stato celebrato ieri, 25 novembre, nel 63esimo anniversario del suo matrimonio. Lascia, oltre al figlio e la nuora, anche due nipoti. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA