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«Io sono il diavolo, la pagherai» E la perseguita: 48enne allontanato

«Io sono il diavolo, la pagherai» E la perseguita: 48enne allontanato

Castellarano Aveva reso un inferno la vita dell’ex moglie e dei famigliari

26 novembre 2023
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Castellarano «Io sono il diavolo», «te la farò pagare», «ti devo rovinare», e altre decine di messaggi audio dal tono delirante, minatorio, denigrante ed offensivo, contenenti frasi ingiuriose e minacciose. Sono quelli inviati, direttamente o tramite altri, all’ex moglie su Whatsapp.

La donna veniva perseguitata dall’ex marito anche con decine di telefonate al giorno. Secondo quanto è emerso, sono solo la punta di un iceberg di violenze e vessazioni subìte dalla donna che aveva avuto il coraggio di troncare una relazione malsana.

Per questo motivo l’ex marito, un 48enne residente nel comprensorio ceramico, alla fine è stato denunciato dai carabinieri di Castellarano.

L’uomo – che come quasi sempre avviene in questi casi non si rassegnava alla fine della loro storia – ha messo in atto una serie di comportamenti che hanno reso un inferno la vita dell’ex moglie, ma anche dei suoi famigliari, coinvolgendo il padre e la sorella di lei e rivolgendo minacce anche ai suoi figli.

Una volta su Whatsapp ha inviato all’ex moglie una foto di un suo slip insinuando che fosse sporco del liquido seminale di un’altra persona. Le mandava anche foto di uomini che asseriva fossero suoi amanti.

Offendeva la donna anche in presenza di altre persone, con epiteti gravemente offensivi. L’uomo si faceva trovare sul luogo di lavoro dell’ex moglie e anche dei suoi famigliari. In più occasioni l’ha raggiunta presso l’abitazione del padre, offendendo anche quest’ultimo.

Effettuava passaggi in auto davanti a posto di lavoro della ex chiedendo insistentemente di parlare con lei. Una volta si è rivolto alla sorella della vittima dicendole: «Io sono il diavolo... Da ora nemmeno i tuoi figli saranno sereni».

Il 48enne perseguitava l’ex moglie in svariati modi, riuscendo a procurarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura, e il fondato timore per la propria incolumità e quella dei propri figli e famigliari, tanto da essere costretta ad alterare le proprie abitudini di vita.

La donna alla fine ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri e, nel corso di una sofferta deposizione, ha raccontato quanto le stava accadendo. Da qui sono partite le indagini che hanno portato poi alla denuncia.

Non solo. La Procura ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia l’applicazione, nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi stretti congiunti, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi da lei frequentati, mantenendo una distanza di 500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con lei. Provvedimento che è stato eseguito ieri dagli stessi carabinieri di Castellarano. l

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