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Violenza contro le donne «Da ragazzo dico basta»

Violenza contro le donne «Da ragazzo dico basta»

La condivisione di alcuni stati d’animo con un compagno diventa una battaglia condivisa: «Le cose devono cambiare, ascoltateci»

29 novembre 2023
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Molte ragazze al giorno d’oggi si sentono spaventate dall’uscire di casa da sole o passeggiare la sera e sono spesso accorte nelle scelte che prendono. A fare paura può essere un pedinamento fino a casa, una richiesta inopportuna da parte di un uomo molto più grande, l’insistenza di un ragazzo che non accetta un no. «Era un sabato sera, una mia amica era ubriaca e un ragazzo le si è avvicinato, offrendole da bere. Dopo aver accettato ha continuato ad importunarla, nonostante lei non fosse in grado di intendere e di volere. Nonostante i segnali, lui non intendeva mollare il suo obiettivo. Dopo numerosi tentativi vani, i suoi amici hanno iniziato a minacciare me e le mie amiche di violenza fisica». Questo racconto è solo un esempio di quello che succede tutti i giorni alle ragazze, eventi che vengono ignorati e sottovalutati. E molto spesso, quando si sente parlare di questi casi, il colpevole risulta la vittima. I motivi possono variare dall’abbigliamento alle questioni morali. «Come eri vestita?» si sente dire una ragazza dopo una molestia. Spesso però questi meccanismi vengono riprodotti anche all’interno del cerchio familiare e perciò non sono concepiti come un vero e proprio male. Problematiche che, insieme a molte altre, purtroppo esistono da molto tempo e come società non siamo ancora riusciti a raggiungere uno status dove le donne si sentono sicure di fare tutto ciò che desiderano senza venire attaccate o importunate. «Io penso molte volte alla situazione in cui le donne si trovano oggi giorno e da uomo penso che sia davvero vergognoso che non possano fare quello che vogliono senza sentirsi in pericolo. A mio parere dobbiamo iniziare a rispettarle come esseri umani al pari degli uomini e non più come sono state trattate lungo la durata della storia fino ad ora. Dovremmo avere la capacità di uscire nello stesso modo e allo stesso modo mentre viviamo in un mondo maschilista dove le donne si sentono in soggezione, dove la loro volontà viene soppressa e i loro bisogni non vengono ascoltati».

È stato questo il punto di vista di un nostro compagno dopo che abbiamo condiviso con lui le nostre esperienze.

Ma quali sono le cause di questo problema? Sicuramente sono radicate nell’educazione famigliare: spesso i genitori tramandano ideali sessisti ai figli sin dalla giovane età, causando un’eredità di pensiero patriarcale. Che cosa possiamo fare per fermare questa ingiustizia? Dobbiamo farci sentire, dobbiamo lamentarci fino a che qualcuno non sia disposto ad ascoltarci. E se non lo faranno allora ci dobbiamo riprovare, non dobbiamo mai mollare per la libertà

Cecilia Massari
Bianca Moriconi
Simone Scarso
Alessia Zambelli

Studenti del liceo Canossa