Gazzetta di Reggio

Reggio

La Fattoria

Gru in migrazione muiono in traversata: scattano le analisi

Elisa Pederzoli
Gru in migrazione muiono in traversata: scattano le analisi

Trovate due carcasse in Emilia, un esemplare viene curato al Rifugio Matildico

2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Nei cieli freddi di questi giorni, stanno solcando l’azzurro e le nuvole stormi di gru. Un passaggio capace sempre di incantare. Sono inconfondibili per la forma a V che prendono gli esemplari in questa loro sempre straordinaria traversata, che li porta a svernare a Sud, al caldo.

Purtroppo, nel nostro territorio si stanno registrando alcuni tristi fenomeni capaci di preoccupare: il ritrovamento di alcuni esemplari già morti, altri soccorsi perché trovati in cattive condizioni. Ne ha riscontro il Rifugio Matildico di San Polo: due esemplari li ha recuperati già morti, uno viene soccorso con la speranza di salvarlo.

Oltre alle cure dei veterinari, verranno fatti esami per cercare di capire di cosa si stratta. Lo spettro, purtroppo, è quello dell’aviaria. La gru è un trampoliere, come la cicogna e l’airone. È un animale gregario, che emigra in gruppi. Volano in formazioni di centinaia di esemplari. In migrazione, si spostano in formazioni a V o in linee oblique. Usano i richiami per regolare il volo: non è difficile sentirle quando passano, anche di notte. In passato nidificava anche in Italia, poi ha subito un drammatico declino dovuto alla distruzione del loro habitat e alla caccia.

Oggi il trend è positivo. In Europa si stima ci siano oltre 200.000 coppie nidificanti. In questo periodo, si assiste al loro ritorno per i siti dove sverneranno: dal nord Africa alla penisola iberica.

Poi, a inizio primavera si assisterà al loro passaggio di ritorno, per ritornare ai loro nidi e dare vita a nuove generazioni di gru.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA