Gazzetta di Reggio

Reggio

Il delitto di Novellara

«Saman, il cugino Nomanullaq va assolto perché non ha commesso il fatto»

«Saman, il cugino Nomanullaq va assolto perché non ha commesso il fatto»

La richiesta dell’avvocato difensore del 32enne avanzata oggi in tribunale in quattro ore di arringa

30 novembre 2023
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Reggio Emilia Abbas Nomanullaq Nomanullaq va assolto perché non è coinvolto nell’assassinio di sua cugina Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa il 30 maggio del 2021 e ritrovata cadavere dopo un anno e mezzo in una profonda fossa a poca distanza dall’abitazione in cui viveva con i genitori – accusati ora del suo omicidio insieme a uno zio e a un altro cugino, oltra al 32enne Nomanullaq – e il fratello minore.

A sostenerlo chiedendo l’assoluzione di Noumanullaq «per non avere commesso il fatto» è stato oggi in aula il suo avvocato difensore Luigi Scarcella, durante l’udienza in tribunale a Reggio Emilia per il processo a carico dei cinque famigliari imputati della morte della ragazza.

Il procuratore Gaetano Paci e la pm Laura Galli avevano chiesto per Nomanullaq 30 anni di carcere, stessa pena chiesta per lo zio Danish Hasnain, considerato l’autore materiale dell’omicidio, e l’altro cugino Ikram Ijaz e l’ergastolo per i genitori della ragazza Saman Shabbar Abbas e Nazia Shaeen (ancora latitante).

Il 32enne è accusato del delitto della 18enne pachistana avvenuto il 30 maggio del 2021 a Novellara, compiuto insieme ai genitori della ragazza, lo zio Danish Hasnain (che l'avrebbe materialmente strangolata) e un altro cugino, Ikram Ijaz. L’arringa di Scarcella è durata ben quattro ore. Le arringhe dei difensori continueranno venerdì prossimo. Poi il padre di Saman, Shabbar Abbas dovrebbe rendere dichiarazioni spontanee. Infine la Corte d'Asisse si ritirerà in Camera di consiglio per il verdetto.