Gazzetta di Reggio

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La protesta

Seta, ancora emergenza autisti Corse cancellate anche oggi

di Nicolò Valli
Seta, ancora emergenza autisti Corse cancellate anche oggi

L’assessore Bonvicini: «Lo Stato ci aiuti con gli investimenti»

30 novembre 2023
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Reggio Emilia. Sono 91 le corse Seta saltate tra ieri e mercoledì, una media di oltre 40 corse al giorno. Lo stesso numero dovrebbe essere confermato anche per la giornata odierna, superando così le 100 corse in tre giorni. Prosegue l’emergenza trasporto pubblico, legata alla carenza di personale in Seta. L’azienda fa sapere che si sta attivando per risolvere la situazione limitando il più possibile il disagio; le corse saltate sono infatti il 2,4% del totale, un numero tutto sommato relativo se rapportato alle 2.500 complessive. In ogni caso, rimane garantito il servizio uscita da scuola degli studenti.

A Reggio lavorano su mezzi Seta 220 autisti ma, attualmente, il numero è inferiore con un’inevitabile riorganizzazione interna. Riorganizzazione che si riflette sulla quotidianità di tantissimi cittadini reggiani, che utilizzano gli autobus per raggiungere il posto di lavoro.

«Per 10 persone che vengono assunte, 15 si licenziano», afferma il sindacalista Filt-Cgil Giuseppe Ranuccio.

I motivi li elenca poco dopo: «Il salario è basso e le condizioni di lavoro poco gratificanti. Molti autisti, inoltre, provengono dal sud Italia e col caro vita diventa difficile destinare molte risorse al pagamento mensile dell’affitto».

Sul tema è intervenuta anche l’assessore alla mobilità del Comune di Reggio Carlotta Bonvicini che, di fatto, ha passato la palla al governo Meloni: «La situazione degli autisti di mezzi del trasporto pubblico del bacino di Reggio Emilia è grave ed è del tutto simile a quella di altri territori – afferma Bonvicini – Assistiamo a un cortocircuito per cui se da un lato, come amministratori, chiediamo alla Regione maggiori finanziamenti per aumentare l’offerta del servizio pubblico e dare una risposta alle richieste dei cittadini e delle famiglie, dall’altro la carenza di personale impedisce di fatto una programmazione adeguata e un aumento dei servizi». «Quella di Seta – prosegue Bonvicini – è una dinamica comune a tante professioni che necessitano di maggiori investimenti da parte dello Stato: penso ad esempio agli insegnanti o al personale medico e sanitario in generale. Senza una retribuzione equa e un incentivo a lavorare in questi settori, assistiamo e continueremo ad assistere a un progressivo smantellamento dei servizi pubblici del nostro paese».

Ecco, allora, qualche proposta concreta presentata dall’assessore alla mobilità: «Per gli autisti del trasporto pubblico, occorre intervenire sul contratto nazionale, aumentare gli stipendi e dare maggiori garanzie di tutela. Nelle nostre città la vita è sempre più cara e un lavoro come quello dell’autista è certamente difficile e svantaggioso, poiché implica turni, stress e richieste maggiori rispetto ad altre professioni. Come amministratori locali, assieme a sindacati, azienda e agenzia per la mobilità, continueremo a cercare di trovare soluzioni puntuali, per superare i disagi degli utenti ed eventualmente rimodulare le corse».

Un aspetto, quest’ultimo, che lascia aperti interrogativi: le corse di Seta saranno ripristinate o i vuoti attuali, nella pur ricca offerta di trasporto pubblico, saranno definitivamente cancellate? Da Seta garantiscono di continuare a fare il massimo.