Gazzetta di Reggio

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Divertirsi nel weekend è difficile. L’sos: servono trasporti notturni

Divertirsi nel weekend è difficile. L’sos: servono trasporti notturni

L’assenza di un servizio urbano da e per i locali pesa sui giovani

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Reggio Emilia Negli ultimi anni a Reggio Emilia e provincia ci sono giovani che trovano difficoltà a divertirsi durante il weekend. Il tempo libero, specialmente nel fine settimana, per gli adolescenti dovrebbe essere l’occasione per provare nuove esperienze e rilassarsi dopo una stancante settimana di studio. Tuttavia, molti si scontrano con una realtà decisamente diversa, caratterizzata da significative “restrizioni” nelle opportunità di divertimento. Alcuni esempi concreti riscontrati fra i ragazzi reggiani sono la poca movida presente nella città e la scarsa disponibilità di mezzi di trasporto notturni. Infatti, addentrandosi nel centro storico della città, il cuore pulsante è Piazza Fontanesi, tipico ritrovo fra i giovani specialmente nel fine settimana. Invece spostandosi in periferia si trova la “Fonderia Italghisa”, rinomata discoteca a Reggio Emilia, che organizza vari eventi anche con artisti famosi. Uno dei più recenti ha visto la collaborazione con Artie 5ive. Tuttavia i trasporti notturni sono pressoché inesistenti e ciò comporta una difficoltà nel raggiungere i luoghi di ritrovo e un impedimento a trovarsi con i propri amici. Per risolvere questo problema si potrebbe creare un servizio urbano notturno, già presente in molte altre città, anche vicine alla nostra. Un altro dei principali ostacoli che si frappone tra i giovani e il divertimento è rappresentato dalle difficoltà economiche. La situazione finanziaria di molti ragazzi, alle prese con molte spese quotidiane, spesso impedisce loro di frequentare luoghi di svago. I costi elevati di eventi, locali notturni o concerti possono escludere una parte considerevole di adolescenti, limitando la loro partecipazione a diverse attività. Ma la mancanza di opzioni non è solo legata al denaro. In diverse città, specialmente quelle più piccole o di campagna, mancano spazi dedicati alle nuove generazioni. La scarsità di luoghi di ritrovo coinvolgenti e sicuri può ridurre drasticamente le opportunità di incontro e intrattenimento, costringendo i ragazzi a cercare divertimento nelle loro solite abitudini. L’impatto tecnologico è un altro fattore rilevante. Nonostante i social media e internet abbiano incrementato i collegamenti fra le persone, hanno anche contribuito a isolarle dal contatto fisico e umano, limitando le relazioni e l’intrattenimento tradizionale. Le opzioni disponibili variano notevolmente da una città all’altra. Mentre alcune metropoli vantano una ricchezza di eventi, discoteche, spettacoli e concerti, molte altre città, al contrario, non offrono una vasta gamma di proposte interessanti per gli adolescenti. Per affrontare questo dilemma diffuso tra i giovani d’oggi, è necessaria la collaborazione da parte delle istituzioni pubbliche, degli imprenditori che investono in questo settore e della comunità tutta. Investimenti in centri di intrattenimento accessibili a tutte le fasce di reddito, il supporto per iniziative culturali e sociali e la creazione di spazi dedicati ai ragazzi potrebbero rappresentare soluzioni per migliorare le possibilità di svago nel fine settimana. Incentivare eventi gratuiti o a basso costo e iniziative culturali inclusive renderebbe più dinamici e coinvolgenti i momenti di tempo libero per i giovani. In conclusione, la questione delle scarse opportunità di divertimento nel weekend per i ragazzi non è solo una questione di mancanza di scelta, ma riflette anche questioni economiche, sociali e culturali. Affrontare questa sfida richiederà uno sforzo collettivo per garantire a tutte le fasce della società, compresa quella più giovane, l’accesso a esperienze coinvolgenti e inclusive durante il loro tempo libero.

Adem Chetih, Samuele Gasparini, Filippo Borghi e Luca Muresu

Studenti dell’istituto Secchi