Reggio Emilia, guerriglia all’isolato San Rocco: petardi e atti vandalici a Capodanno
L’episodio nella sera del 31 dicembre, a pochi passi dal concerto promosso dal Comune in piazza Prampolini. Distrutti dei vasi di alberi di Natale all’esterno del negozio “Casimiro”
Reggio Emilia La sera del 31 dicembre la zona dell’isolato San Rocco ha vissuto ore di panico e paura. Circa 200 balordi, infatti, hanno cominciato a lanciare petardi e altro materiale pirotecnico tra urla e schiamazzi, fregandosene dei provvedimenti che vietavano l’utilizzo dei botti. Il tutto a pochi metri dallo spettacolo promosso dal Comune in Piazza Prampolini che ha visto la presenza anche del sindaco Luca Vecchi.
I residenti e i commercianti hanno sollecitato più volte l’intervento delle forze dell’ordine, ma polizia e carabinieri sono arrivati sono dopo la mezzanotte, quando la situazione è degenerata.
Se durante il giorno a rendersi protagonisti sono state “bande” di soggetti di provenienza straniera conosciuti in zona, la sera i malintenzionati si sono uniti cominciando a lanciare botti all’impazzata, probabilmente alterati dall’alcool bevuto. Una scena che ha spaventato tutti coloro che si trovavano all’Isolato, dai clienti dell’osteria alle famiglie che passeggiavano brindando al 2024 e che magari cercavano soltanto di ripararsi dalla pioggia incessante.
Come ripicca per l’arrivo della polizia, che ha a fatica riportato l’ordine, queste persone hanno lanciato a terra, rompendoli, i vasi che contenevano l’albero di Natale davanti al negozio “Casimiro”. «Questa non è più una città, ma il far west» ha prontamente affermato il titolare Marco Merola, riflettendo anche su quello che può essere il proprio futuro imprenditoriale in un centro storico sempre più abbandonato.
La notizia ha infiammato la città: se l’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco ha sottolineato come, effettivamente, qualcosa nella gestione dell’ordine pubblico non abbia funzionato, il segretario provinciale della Lega Alessandro Rinaldi ha descritto Reggio come una città «allo sbando più totale».
Mentre si contano i danni, ci si interroga adesso su quello che diventata l’area dell’isolato San Rocco, tra i pochi controlli e la mancata tutela ai commercianti che si sentono ospiti non desiderati a casa loro.
«Questa è la nostra zona e noi possiamo fare quello che ci pare» avrebbero detto al residente Marco Montermini.
Un tema, quello dell’ordine pubblico in centro storico, destinato a far discutere e che sarà verosimilmente centrale anche in sede di campagna elettorale.