Gazzetta di Reggio

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«Questa non è più una città ma piuttosto il Far west Viene voglia di mollare»

Nicolò Valli
«Questa non è più una città ma piuttosto il Far west Viene voglia di mollare»

Marco Merola di “Casimiro” dopo i danni di Capodanno al suo negozio

02 gennaio 2024
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Reggio Emilia «Il danno economico c’è, ma in questo momento mi interessa relativamente. Sono veramente dispiaciuto per quello che è diventata questa città, ormai un vero e proprio Far west».

Per Marco Merola, titolare del negozio Casimiro, sotto l’Isolato San Rocco, l’inizio dell’anno si è aperto nel modo peggiore, con i danni subiti d alla sua attività in centro storico. I vandali hanno infatti distrutto i vasi con gli alberi di Natale oltre alle decorazioni.

«Domenica 31 sono rimasto chiuso, sulla base dell’esperienza degli altri anni – afferma Merola –. Purtroppo, infatti, questi delinquenti sono una presenza fissa all’Isolato San Rocco, dunque ho preferito evitare problemi. Passata la mezzanotte mi è arrivato un messaggio che mi segnalava quello che era accaduto. Mi sono precipitato in centro e ho trovato una situazione desolante».

Merola si è messo personalmente a pulire, sistemando i cocci rimasti a terra, tornando a casa a notte fonda. «Non riuscivo però a prendere sonno – ammette – credo che i vasi siano stati scaraventati a terra come segno di protesta per l’arrivo delle forze dell’ordine, “ree” di aver violato il loro territorio. Io non me la prendo con poliziotti e carabinieri, con gli stipendi che prendono non possono certo sfidare gente che non ha nulla da perdere, ma con chi governa».

Merola parla di circa duecento vandali presenti intorno alla mezzanotte, radunati in un unico gruppo. «E pensare che già dal pomeriggio i colleghi della Spumanteria avevano segnalato quanto stava accadendo, ma non è cambiato nulla. Io gestisco questa attività da vent’anni, e la situazione dell’ordine pubblico è terribilmente peggiorata. Questi ragazzi spesso scherzano davanti al mio negozio prendendosi a schiaffi, e capita che qualcuno finisca contro la mia vetrina».

La sua rabbia è ben percepibile ma, cosa ancora più preoccupante, sta subentrando in lui, come del resto in altri residenti e commercianti del centro, la rassegnazione. «Mi fa veramente ridere quando il Comune parla di centro vivibile, e non è nemmeno un problema dell’Isolato San Rocco. Ho un altro negozio in via Emilia e la situazione è esattamente la stessa. Mi sto veramente chiedendo – conclude – se abbia un senso continuare a investire a Reggio Emilia o se non convenga spostarsi». l

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