Gazzetta di Reggio

Reggio

«Questa città non merita che accadano cose simili»

Serena Arbizzi
«Questa città non merita che accadano cose simili»

La prefetta Cocciufa annuncia provvedimenti immediati

03 gennaio 2024
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Reggio Emilia «Non posso che esprimere grande amarezza e rammarico perché la città non merita certo che accadano cose di questo genere».

Parla con il cuore in mano la prefetta Maria Rita Cocciufa, nel commentare quanto avvenuto la notte di Capodanno sotto l’Isolato San Rocco. Notte in cui Reggio Emilia pareva a due velocità, pur a una manciata di metri di distanza.

Da un lato piazza Prampolini, con uno spettacolo fiabesco che ha incantato gli spettatori con il naso all’insù. Dall’altro all’Isolato San Rocco, appunto, andavano in scena danneggiamenti e degrado.

La prefetta annuncia più misure, tra cui controlli rafforzati e un comitato ad hoc imminente per segnare una netta inversione di rotta.

«Questa città è famosa per il senso di civiltà e del bene comune – continua la prefetta –. Quanto è accaduto a Capodanno, si è verificato nonostante le operazioni ad alto impatto e un controllo del territorio vastissimo messi in campo. E si è verificato proprio nel centro storico anche in concomitanza di eventi culturali, in una zona dove sono presenti anche i teatri: sono amareggiata e anche molto arrabbiata. Stiamo predisponendo il necessario per la convocazione di un comitato dedicato all’inizio della settimana prossima. Stiamo cercando di coinvolgere i rappresentanti delle comunità alle quali appartengono gli autori di questi fatti. Anche se i rappresentanti, normalmente, sono persone integrate, mentre qui siamo in presenza di scalmanati. È come se fossero baby gang, che sfuggono a tutte le regole di una città che offre accoglienza. Sono stati approntati più provvedimenti, tra i quali quelli riguardanti i botti e le sostanze alcoliche. Nonostante questo c’è uno zoccolo duro che si è permesso di comportarsi così. I controlli saranno certamente intensificati. Per i presidi fissi vedremo, uno già esiste in stazione e le forze sono quello che sono. Il mio impegno è quello di fare quanto possibile affinché i cittadini possano sentirsi più sicuri. I commercianti debbono poter fare il loro lavoro e i cittadini devono poter ritornare a casa tranquilli. Si adotteranno, quindi, moduli operativi più incisivi».

La prefetta non nasconde che si tratta di una sfida difficile, legata al forte disagio di tanti giovani e immigrati la cui integrazione è difficile.

«Abbiamo ricostituito il consiglio territoriale dell’immigrazione – aggiunge la prefetta Cocciufa –. Il consiglio ha diverse sezioni, ne è già operativa una scolastica. Apriremo tavoli legati all’ambito disagio e incentrati sul dialogo interreligioso. Quando scoppiano segnali così preoccupanti io guardo anche a quello che potrebbe succedere dopo. È intollerabile quello che si è verificato e bisogna coglierne i segnali. Si tratta di un fenomeno molto complesso da gestire e serve l’aiuto di tutti. Per questo stiamo cercando di mettere in piedi un comitato ad hoc, che riunisca a brevissimo tutti i soggetti coinvolti. La città non merita questi episodi e noi dobbiamo lavorare per contenere questi fenomeni. Tra l’altro non si assiste a un aumento dei reati. Si tratta di fenomeni diffusi in tutta Italia, per non parlare di tutta Europa, ma siamo qui per affrontare la situazione», conclude la prefetta. l