Gazzetta di Reggio

Reggio

Mille nuove piante a San Prospero Saranno create due microforeste

Mille nuove piante a San Prospero  Saranno create due microforeste

L’intervento promosso dal Comune con il sostegno di Foxy e Azzero C02

04 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





i Luciano Salsi

Reggio Emilia Nei giorni scorsi mille nuove piante di carpino, frassino, ciliegio, ginestra, viburno ed altre essenze autoctone sono state messe a dimora nel bosco urbano di San Prospero Strinati, che si estende per 50mila metri quadri tra il viale dei Trattati di Roma e via Marsilio da Padova. L'intervento è stato realizzato dal Comune, con il sostegno di Foxy, nel quadro di “Mosaico Verde”, la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, l'associazione da tempo impegnata nella cura di questo vasto lembo di vegetazione spontanea da rigenerare. Lo scopo è quello di recare beneficio all'ecosistema urbano, contribuendo al miglioramento della biodiversità, alla purificazione dell'aria e alla mitigazione dell’isola di calore tipica delle zone densamente edificate. L'area interessata è quella del cosiddetto bosco planiziale formato, all’interno del parco, da terreni che non erano stati disboscati o convertiti ad uso agricolo. «Grazie al coinvolgimento del settore privato – sottolinea Carlotta Bonvicini, assessore all'Ambiente – proseguiamo il piano di forestazione urbana, che negli ultimi cinque anni ci ha permesso di mettere a dimora circa 86mila nuovi alberi e arbusti tra aree pubbliche e private. Le mille nuove piante contribuiranno a migliorare le condizioni di aria, clima e ombra del quartiere San Prospero e ad arricchire la varietà dell’ecosistema locale, oltre che a riqualificare un parco molto importante per il quartiere e per la città». Nello sviluppo del bosco sarà utilizzato il metodo Miyawaki, così detto dal nome del botanico giapponese che l'ha inventato. Con questa tecnica verranno create due microforeste ad alta intensità, che cresceranno in maniera autonoma. Già nel breve periodo queste formazioni creeranno con le chiome degli alberi un microclima che protegge il sottobosco dagli agenti atmosferici, ombreggiando le piante più basse. Da tale momento la microforesta sarà autosufficiente e non necessiterà più di alcuna forma di manutenzione. «L'intervento di forestazione realizzato nel bosco urbano San Prospero – spiega Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2 – è un progetto dall'elevato valore ambientale, nato con l'obiettivo di portare benefici concreti alla conservazione dell’ecosistema locale. Da un lato permetterà il recupero di un’area verde dall’elevato patrimonio naturalistico. Dall'altro avvierà un processo che nel medio-lungo termine renderà il territorio maggiormente resiliente rispetto ai crescenti rischi derivanti dai cambiamenti climatici, come l'aumento delle temperature e gli eventi meteo estremi. Si tratta di un investimento sul patrimonio naturale che produrrà effetti positivi non solo per la tutela della biodiversità, ma anche per la qualità della vita e per la sostenibilità ambientale dell'intera area urbana di Reggio Emilia». Nel recente passato il bosco di San Prospero non brillava per la cura, anche a causa di un contenzioso fra il Comune proprietario e Legambiente, incaricata della manutenzione. l