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«Skate Park, situazione non così tragica, ma da qualche mese il quadro è peggiorato»

Nicolò Valli
«Skate Park, situazione non così tragica, ma da qualche mese il quadro è peggiorato»

Stefano Buffagni, referente di Ascoltare Santa Croce, dopo il nostro focus «Servono dunque maggiori presidi»

06 gennaio 2024
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Reggio Emilia Un patrimonio che non va abbandonato, ma protetto e tutelato. Stefano Buffagni vede così il grande progetto Skate Park, interpretando il parere di diversi cittadini attraverso il comitato Ascoltare Santa Croce.

All’indomani del focus della Gazzetta di Reggio in zona Piazzale Europa, tra spacciatori e degrado urbano, Buffagni evidenzia alcuni punti con la finalità di continuare a mantenere alta l’attenzione sul quartiere storico e cuore dei progetti innovativi dell’amministrazione, senza al tempo far regnare pessimismo e sconforto.

«Gli articoli usciti rispecchiano sicuramente la verità, ma non mi sento di dire che questa sia la terra di nessuno – afferma Buffagni – questa zona è stata riqualificata un anno e mezzo fa e alcune cose sono sicuramente migliorate, a partire dall’accesso ai binari della vecchia stazione, molto più immediato. L’area sportiva, inoltre, è veramente bella, a partire dai due campetti da pallacanestro che ogni giorno vedono tanti giovani incontrarsi e giocare in libertà e sicurezza. È vero, ci sono delle criticità e negli ultimi 6-8 mesi la situazione è tornata a peggiorare, ma ognuno di noi deve fare la propria parte per cambiare le cose».

A detta di Buffagni, la parola chiave è “prevenzione” e non “intervento”. «Queste infrastrutture – scrive lo stesso referente su Facebook – sono un importante valore e devono essere tutelate e continuate ad essere vissute, perché altrimenti gli sbandati ne prenderanno possesso. Il nostro comitato ha inviato delle email agli organi competenti a cui hanno fatto seguito più controlli. Quando è stato aperto, non ci voleva uno stratega a capire che avrebbe attirato anche i venditori di droghe ma si è fatto finta di non vedere».

Eppure, nonostante gli arresti e le denunce, nonostante le risse con tanto di spranghe e bastoni e lo spaccio di sostanze stupefacenti, la speranza è ancora viva, e lo dimostra anche il numero di eventi organizzati negli ultimi mesi oltre all’acquisto preliminare del padiglione 15 di Pallacanestro Reggiana, per la realizzazione di casa Biancorossa.

«Se non la presidi, quest’area, è chiaro che il degrado aumenta. I controlli ci sono e ci saranno, ma nel complesso l’area dello Skate Park è migliorata. Non credo sia giusto paragonarla alla vecchia zona degli autobus».

In merito ai due skater che, sempre alla Gazzetta, hanno esternato la loro paura e la necessità di trasferirsi altrove per praticare la loro amata disciplina («Ti senti straniero a causa tua, dobbiamo guardarci attorno e sicuramente non veniamo di sera» hanno affermato) il rappresentante di Ascoltare Santa Croce manifesta vicinanza: «Mi dispiace, è una sconfitta da reggiano prima che da residente del quartiere – le sue parole – al tempo stesso, però, non ricordo in questi mesi aggressioni o violenze. Il massimo che è capitato sono sguardi o ragazzini che si fumano le canne. Più che altro, attendiamo da tempo le migliorie per quello che riguarda la parte della piazza dove arrivano e sostano gli autobus di Seta: deve essere illuminata al pari dello Skate Park».

«I primi a mantenere alta l’attenzione dobbiamo essere noi, vivendo questa zona senza abbandonarla», conclude Stefano Buffagni.l

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