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Caro vita, stangata da mille euro in arrivo per le famiglie

Caro vita, stangata da mille euro in arrivo per le famiglie

Previsti aumenti per autostrade, Rc auto, telefonia e alimentari. La stima di Federconsumatori per il 2024: «Tra le misure, anche un piano di contrasto all’evasione fiscale»

08 gennaio 2024
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Reggio Emilia Dopo un 2023 in cui i rincari non hanno fermato la loro corsa, il 2024 non sarà da meno. Secondo un calcolo effettuato dall’Osservatorio Federconsumatori, nel nuovo anno si prospetta infatti un aggravio di poco più di mille euro annui sui conti di ciascuna famiglia. Una cifra notevole, che supera gli 80 euro al mese. Un andamento al rialzo trainato, ancora una volta, dall’aumento dei prezzi dei beni energetici, che crescono ancora, soprattutto sulla spinta del gas, anche alla luce dell’eliminazione dello sconto sull’Iva e sugli oneri di sistema. Incide in quest’ottica anche il passaggio al mercato libero, dove le tariffe sono mediamente più care di quelle fino ad oggi garantite sul mercato tutelato.

Non mancano, poi, i rincari in campo alimentare, della ristorazione, dei trasporti, dell’assicurazione auto e del servizio idrico e di smaltimento rifiuti, delle tariffe e imposte locali. La stangata si abbatterà su una situazione già duramente compromessa da questi anni di rincari e di rinunce.

«Ci saranno aumenti generalizzati che riguarderanno autostrade, Rc auto, telefonia e alimentari, ma quelli che peseranno di più riguardano l’energia, i mutui a tasso variabile e i finanziamenti», afferma Rino Soragni, presidente provinciale di Federconsumatori. Per tale ragione, è il monito anche di Federconsumatori di Reggio si rende sempre più urgente un impegno più mirato e incisivo da parte del governo sulle misure di sostegno alle famiglie e ai meno abbienti e sulla lotta alle crescenti disuguaglianze. Si tratta di un passaggio inevitabile, anche per placare un disagio sempre più evidente per quello che riguarda l’aumento del costo di vita, tenendo presente che gli aumenti si sono registrati in ogni settore produttivo. In particolare, l’alimentare fa registrare un + 355 euro (4, 78%), mentre nonostante i soli 73 euro in più il mondo delle assicurazioni delle auto subisce un’impennata (5,03%). La percentuale che cresce maggiormente è quella delle tariffe luce e gas (+158 euro, 6,90%), quella meno è invece inerente al settore delle comunicazioni (0, 84%).

«Come ribadiamo da tempo – affermano da Federcosumatori – è necessario, prima di tutto, non abbassare la guardia sul fronte dell’energia, evitando di fare i deleteri passi indietro sui bonus sociali e sullo sconto Iva, che invece il governo ha fatto, ripristinandoli, e serve creare un fondo contro la povertà energetica. È importante, inoltre, attuare una rimodulazione delle aliquote Iva sui generi di largo consumo, accompagnandola con misure sanzionatorie di controllo, che consentirebbe alle famiglie di risparmiare oltre 531,57 euro annui».

«Contrastare le disuguaglianze significa anche reperire risorse laddove sono state accumulate maggiormente – afferma Michele Carrus, presidente nazionale Federconsumatori – in tal senso chiediamo di finanziare le misure appena descritte attraverso un serio piano di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, una adeguata tassazione degli extraprofitti e un aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie».

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