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Cgil e Silt dopo l’incidente di Rio Saliceto: «Misure strutturali per fermare le dimissioni degli autisti di Seta»

Luciano Salsi
Cgil e Silt dopo l’incidente di Rio Saliceto: «Misure strutturali per fermare le dimissioni degli autisti di Seta»

L’appello per contrastare la carenza dei conducenti dei bus

09 gennaio 2024
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Rio Saliceto Con la riapertura delle scuole dopo le feste di Natale si ripropone il problema delle corse di autobus soppresse a causa della carenza di autisti.

Il disservizio si rende evidente, e i sindacati rinnovano la protesta nei confronti di Seta, denunciando la gravosità delle condizioni di lavoro, con turni massacranti, che spinge tanti guidatori a dimettersi e allontana i giovani capaci di intraprendere tale professione.

«Con il riavvio del servizio scolastico – scrivono la Cgil e l’organizzazione di categoria Filt, federazione dei trasporti nella giornata in cui è avvenuto l’incidente a Rio Saliceto – continua lo stillicidio delle soppressioni delle corse urbane ed extraurbane, rendendo difficile la vita degli utenti del bacino reggiano di Seta. Infatti nonostante i buoni propositi aziendali sul progetto Accademia, che avrebbe dovuto portare nuove risorse nell’organico degli autisti, le dimissioni continuano ad aumentare con almeno nuove quattro uscite nel solo mese di dicembre».

L’azienda interprovinciale che gestisce il trasporto pubblico s’era detta disponibile al confronto e il mese scorso aveva illustrato ai rappresentanti sindacali la proposta di incentivare le assunzioni sostenendo i costi per il conseguimento della patente per chi accettasse di essere reclutato come autista e risolvendo le criticità, in primo luogo il caro-affitti, che scoraggiano l’immigrazione di nuovi dipendenti da altre regioni. Cgil e Filt non li ritengono rimedi sufficienti. Invocano invece soluzioni strutturali, anzitutto l'aumento dei salari e il miglioramento delle condizioni lavorative, soprattutto per i nuovi assunti il cui trattamento salariale e normativo a loro parere dovrebbe essere uniformato a quello dei vecchi assunti.

Un passo in questa direzione era stato compiuto nel 2022 con il rinnovo del contratto integrativo, che destina 600mila euro per i neoassunti. I sindacati, però, sottolineano che purtroppo non si è così ottenuto il risultato sperato. Quindi, a loro avviso «occorrono nuove e strutturali risorse da destinare esclusivamente alla contrattazione per risolvere problemi nuovi e vecchi e creare condizioni migliori capaci di rendere attraente il lavoro dell’autista».

«Su questo punto - rilevano - occorre uno sforzo collettivo per costruire le condizioni che portino anche gradualmente al superamento dell’attuale sistema a doppio binario».

Il mese scorso Carlotta Bonvicini, assessora del Comune di Reggio alla Mobilità sostenibile, e il sindaco Luca Vecchi erano intervenuti su questa materia partecipando all’Assemblea dell’Agenzia per la mobilità insieme al sindaco di Boretto Matteo Benassi, presidente dell’assemblea dei soci. Bonvicini ha avuto un secondo incontro più approfondito con l’amministratore delegato di Seta, Riccardo Roat, e con il presidente Alberto Cirelli. Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto un vertice in prefettura. «Il tavolo prefettizio - ha detto l’assessora Bonvicini - può essere utile per mettere in fila le criticità e dare la possibilità all’azienda di esporre le sue proposte, tra cui la richiesta ad Acer di mettere a disposizione alloggi non in uso, che Seta ristrutturerebbe a sue spese, per garantire affitti equi agli autisti e alle loro famiglie». 


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