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Il lutto

Reggio Emilia e Olbia in lacrime per Riccardo morto a 13 anni

Reggio Emilia e Olbia in lacrime per Riccardo morto a 13 anni

Incredulità, dolore e tristezza per la morte improvvisa del ragazzino che frequentava la scuola media Manzoni. I genitori, di origini sarde, raggiunti ieri dai parenti

10 gennaio 2024
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Reggio Emilia «Dio mio, povero bambino. Siamo tutti sotto choc, non riusciamo a crederci. Gli zii sono subito partiti per Reggio Emilia, per dare sostegno al fratello Sergio e alla moglie Giovanna, i genitori di Riccardo». Parla una persona vicina alla famiglia Curreli, in particolare agli zii Massimo e Anna, che proseguono l’attività aperta dal padre Giuseppe Curreli, stimato commercialista di Olbia, scomparso poco più di un anno fa, e nonno di Riccardo, il ragazzino morto lunedì mattina mentre saliva le scale per entrare a scuola e che frequentava la classe terza E della scuola media Manzoni di Reggio Emmilia. La tragica notizia ha colpito tutti da subito ed è rimbalzata da Reggio alla Sardegna. Incredulità, cordoglio e tristezza si sono diffusi rapidamente anche a Olbia, la città d’origine della famiglia. Molto colpito il sindaco Settimo Nizzi, amico della famiglia Curreli, oltre che cliente dello studio di commercialisti. «Mi scuso ma non mi sento di fare dichiarazioni», si limita a rispondere emozionato il primo cittadino.


La famiglia di Riccardo Curreli è molto conosciuta è stimata a Olbia e non solo. Il nonno Giuseppe, ex poliziotto e poi insegnante, aveva aperto insieme a un collega uno degli stuti più importanti della città sarda, nel cosiddetto Palazzaccio, il mini grattacielo che guarda sul golfo di Olbia. A lui si sono rivolti nel corso di vari decenni centinaia di aziende e professionisti.

Lo studio, dopo il suo disimpegno, è guidato da due dei quattro figli, mentre una figlia fa l’avvocato nel nord Italia e Sergio, il papà di Riccardo, è ingegnere.

Sergio Curreli è arrivato quattro mesi fa a Reggio Emilia, dove si è trasferito con la moglie Giovanna e con il figlioletto Riccardo. Studi liceali in città, dopo la laurea in ingegneria, si è trasferito per lavoro fuori dall’isola, mantenendo comunque un forte legame con Olbia, dove è conosciuto e stimato come tutta la famiglia. Qualche tempo fa, dopo anni in Germania, a Monaco di Baviera, dove ha lavorato con una grande azienda tedesca, il ritorno in Italia a Reggio Emilia, dove Riccardo è stato iscritto alla scuola media Manzoni, in centro storico.

La tragedia è arrivata improvvisa. “Richi”, come lo chiamavano i suoi nuovi compagni di scuola, coi quali si era inserito bene, in compagnia di un amico aveva appena varcato allegramente il portone d’ingresso dell’Istituto comprensivo in via Emilia Santo Stefano. Il malore lo ha colto all’improvviso: Riccardo si è accasciato sui primi gradini e non si è più ripreso, nonostante i tempestivi soccorsi e i tentativi di rianimazione. Una tragedia che lascia senza parole. Una tragedia per i genitori, una tragedia per Reggio Emilia e per Olbia, la città dei nonni, degli zii e di papà Sergio. 

A.Se.

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