Gazzetta di Reggio

Reggio

Meteo pazzo e l’inverno che non c’è: in centro fioriti i ciliegi giapponesi

Luciano Salsi
Meteo pazzo e l’inverno che non c’è: in centro fioriti i ciliegi giapponesi

Li segnala il botanico Ugo Pellini, che li ha fotografati al parco Santa Maria

11 gennaio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Una volta Lucio Battisti cantava: “I giardini di marzo si vestono di nuovi colori”. Ora, a causa del riscaldamento globale, anche gennaio, il mese più freddo dell’anno, produce inaspettate fioriture.

Le segnala il botanico Ugo Pellini dopo avere fotografato quelle che sono sbocciate su quattro dei sei ciliegi giapponesi piantati vent’anni fa nel parco Santa Maria, tra viale Piave, vicolo Venezia e via Caduti per servizio, accanto alla questura di Reggio.

In quella piccola area verde si trova il monumento alle vittime civili dei bombardamenti aerei su Reggio del 7 e dell’8 gennaio 1944.

Al suo cospetto Istoreco ha ricordato ieri il tragico evento con una cerimonia alla quale hanno partecipato gli studenti dell’istituto Scaruffi impegnati nella pulitura dell’opera commemorativa.

Nell’occasione il parco mostrava un aspetto mai visto in questo periodo e davvero sorprendente, con quel profluvio di fiori d’un rosa pallido spuntati sui rami spogli con tre mesi d’anticipo.

«Il ciliegio giapponese (Prunus serrulata “Kanzan”) – spiega Pellini – è il più popolare tra i ciliegi da fiore. Dovrebbe fiorire nei mesi di aprile-maggio. Qualche riflessione sull’andamento climatico di questi anni è più che doveroso».

In effetti sono diventate ormai quasi la regola le fioriture anticipate, ma assai meno precoci. La frutticoltura ne ha subito sensibili danni, inferti dalle successive gelate tardive. Per fortuna i ciliegi del parco Santa Maria sono solamente ornamentali, a differenza di quelli che vegetano nelle vicinanze, nei pressi di porta Santa Croce e nel resto della circonvallazione. L’inedita fioritura si spiega con l’insolito tepore dell’attuale inverno.

In dicembre Reggio Emilia Meteo ha registrato in città una temperatura media di 6,8 gradi, tre in più rispetto al trentennio 1991-2021.

Il giorno 23, antivigilia di Natale, si è misurata una massima di 23,3 gradi e una minima di 16, valori termici senza precedenti in tale periodo dell’anno.

La media dell’intero 2023, l’anno più caldo della storia recente nella maggior parte del mondo, è risultata di 15,9 gradi, 2,6 in più rispetto ai 13,3 di media calcolati fra il 1991 e il 2021. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA