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Il caso

Coppia con il cane vive in auto da 5 mesi «Affitti impossibili»

Ambra Prati
Coppia con il cane vive in auto da 5 mesi «Affitti impossibili»

L’appello: «Non possiamo permetterci la casa»

15 gennaio 2024
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Sant’Ilario «Ci sta arrivando tanta solidarietà e offerte di coperte e cibo, ma da questo punto di vista, cibo e docce, ci sta aiutando la Caritas. Per noi la priorità resta avere un tetto sulla testa. Perciò lanciamo un appello ai proprietari di case sfitte di Sant’Ilario, magari a titolo gratuito: possono contattarci al numero 333-6942116». Così Anna e Davide, di 48 anni e 63 anni, coppia di Varese monoreddito che da cinque mesi vive in auto, si appella al buon cuore dei santilariesi. La vicenda della coppia (che chiede l’anonimato per non perdere anche il lavoro) è stata resa nota dal sito web Parmatoday e molti cittadini, leggendola, si sono commossi.

Trasferiti a Parma per lavoro (Davide è un dipendente di un noto supermercato alle porte della città ducale), in origine i due avevano un accordo per stabilirsi a Sant’Ilario. «L’abitazione l’avevamo trovata, ma i titolari erano due fratelli e l’uno, all’insaputa dell’altro, ha affittato a terzi: così noi siamo rimasti fregati». Per due mesi la scorsa estate, durante la disperata ricerca di un alloggio, Anna e Davide hanno abitato a Reggio Emilia, in zona Campovolo, ospiti di parenti di lei, ma in seguito questa possibilità di ospitalità è venuta a mancare.

«Era l’11 agosto – racconta Davide – Da quel momento siamo rimasti a dormire nella mia auto. Non riusciamo a trovare un appartamento in affitto: i costi sono troppo alti. Ho uno stipendio ma devo pagare gli alimenti alla mia ex moglie. Non abbiamo soldi a sufficienza per poterci permettere un affitto da 700 euro in città e nemmeno da 400 euro fuori città».

La coppia si è quindi accampata vicino a Parma, vicino al lavoro di lui e accanto al mobilio e ai pochi averi del trasloco. Le giornate scorrono lente nell’auto trasformata in letto, tra ammassi di coperte per proteggersi dal freddo pungente di questi giorni e dalle notti, quando la temperatura va sottozero. A far compagnia ad Anna, mentre il compagno è al lavoro, c’è solo il cagnolino Macchia e il gatto randagio Gigio. Per non parlare dei problemi di sicurezza e di salute. «Dormo con un occhio aperto, nella paura che ci possano picchiare o derubare». Davide, oltretutto, è malato di cuore ed asmatico.

«Abbiamo fatto diversi incontri con i Servizi sociali ma non ci hanno offerto nessuna soluzione – prosegue Anna – Abbiamo preso la residenza a Parma in via fittizia per consentirci di avere i servizi essenziali, come il medico di base». Resta però l’angustia di una situazione drammatica. «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Non abbiamo nulla da offrire ma speriamo ancora in un aiuto» dicono speranzosi. «Un residence si è offerto di ospitarci, ma serve un posto dove poter mettere le nostre masserizie: se le lasciamo qui ruberanno tutto». l