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«Nei miei fumetti sogno le Olimpiadi accompagnato da tre grandi amici»

«Nei miei fumetti sogno le Olimpiadi accompagnato da tre grandi amici»

L’intervista all’aspirante fumettista Alessio Lanza

16 gennaio 2024
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Reggio Emilia Alessio Lanza è un ragazzo di 17 anni che frequenta il liceo artistico “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia. Grande appassionato di fumetti e di anime, attualmente è impegnato nella realizzazione delle sue prime due opere originali: “Il bambino più veloce del paese” e “Self Atletica Kumey: la leggenda del mostro marino”, progetti separati (ma con gli stessi protagonisti) che in futuro sogna vengano trasposti come film di animazione. Lo abbiamo intervistato.

Alessio, da cosa è nata la tua passione?

«Nasce dalla lettura, da piccolo, già a cinque anni, di fumetti americani e altri come Dragon Ball, Spiderman e One piece: ecco cosa mi ha ispirato per le mie creazioni. Ne leggevo e ne leggo ancora oggi due o tre al giorno. Dei fumetti mi piacciono soprattutto le avventure, i combattimenti che sono disegnati bene».

Di che cosa trattano i fumetti che stai realizzando ?

«Di un ragazzo, Alessio, cioè io, che ha un sogno: diventare un grande atleta andando alle olimpiadi. Nei due fumetti i personaggi sono gli stessi solo che “Self Atletica Kumey: La leggenda del mostro marino” è una storia non canonica alla serie».

Molti fumettisti per le proprie opere realizzano solo i disegni o solo le storie. Tu, invece, come sei riuscito a coniugare scrittura e disegno?

«Volevo inventare una storia sull’atletica, dato che è il mio sport preferito, ho avuto l’ispirazione sia per la storia che per il disegno . Ma quello che mi è piaciuto di più è stato disegnare».

Qual è il tuo processo creativo?

«Sono partito dalla trama dei capitoli e ho creato i primi quattro. Dopo ho fatto gli storyboard, studiando i movimenti e tutto il creato».

Chi sono i protagonisti?

«Alessio e i suoi migliori amici Alessandro, Nicolò e Andrea, che lo (mi) accompagnano lungo io suo (mio) lungo viaggio».

Il tuo soggetto preferito da disegnare?

«In generale, i personaggi in movimento di corsa».

Quanto tempo impieghi per completare una tavola?

«Circa 40 minuti: dallo storyboard fino al completamento».

Hai mai affrontato sfide o avuto blocchi creativi durante la tua attività? E come li hai affrontati?

«Quando non ho idee mi fermo e cerco ispirazione su cose che mi piacciono».

Come gestisci la critica e i feedback da parte del pubblico rispetto al tuo lavoro?

«Io prendo le critiche come complimenti, cercando di migliorare sempre di più sugli aspetti che alle persone sono piaciuti meno, in modo da poterle soddisfare».

Qual è il tuo stile artistico preferito? Si ispira a qualcosa o qualcuno?

«Lo stile – ma sarebbe più corretto parlare di tecnica – che preferisco di più è quello a “china” e “pantoni”. Ho preso ispirazione da One piece e Dragon Ball e ho cercato di fonderli assieme».

Qual è o qual è stato il consiglio più prezioso che hai ricevuto come fumettista e che vorresti condividere con gli altri aspiranti artisti?

«Una frase che letto in un’intervista al noto illustratore giapponese Toyotaro, che diceva che bisogna essere liberi con la mente e non imporsi l'obbligo di fare una cosa: questo mi ha dato molta fiducia e motivazione».l

Nicolò Serra
Francesco Zara

Studenti del liceo Chierici