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Reggio Emilia, gli urlano del fascista dai palchi il consigliere chiama i carabinieri

Serena Arbizzi
Reggio Emilia, gli urlano del fascista dai palchi il consigliere chiama i carabinieri

Cristian Panarari (FdI): «Non accetto di essere definito con questo insulto». Roggiero (Casa Bettola): «La mia non è un’offesa, ma una critica politica»

16 gennaio 2024
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Reggio Emilia Danno del fascista al consigliere e lui chiama i carabinieri.

L’episodio è successo ieri pomeriggio, durante la seduta del Consiglio comunale. Il consigliere di Fratelli d’Italia Cristian Panarari aveva appena presentato una mozione di solidarietà all’associazione Pro Vita & Famiglia onlus per gli attacchi alla sede romana del 25 novembre scorso. Nel corso della mozione, sui palchi in Sala del Tricolore tra i presenti c’erano esponenti di Casa Bettola, di Non una di meno e di Lab Aq16.

«Durante la discussione della mia mozione ho sentito più volte provenire da dietro di me l’epiteto fascista – spiega il consigliere –. Mentre uno dei presenti stava uscendo gli ho chiesto se fosse stato lui a darmi del fascista e mi ha detto di sì. Non sapendo chi fosse la persona ho chiesto l’intervento dei carabinieri: il collega consigliere Varchetta li ha allertati. Non ci sono stato a farmi dare del fascista in pubblico».

In Comune sono arrivati i carabinieri, che hanno identificato Roggiero, 40enne militante di Casa Bettola, che interpellato telefonicamente dalla Gazzetta spiega l’accaduto: «Sono stato accusato di un’offesa, ma in realtà era una critica politica a una persona che difende posizioni oscurantista portando le idee discutibili di Pro Vita, proprio in questo momento in cui esiste una grande emergenza legata ai femminicidi – afferma Roggiero –. Non a caso Panarari ha proposto una via per Norma Cassetto. Io, da militante antifascista, voglio difendere Reggio Emilia. Se pensi che in Consiglio ci sono stati personaggi come Soncini, Cigarini... La presenza di queste idee in Consiglio e un’offesa alla parte migliore della città. La mia condanna è verso quelle idee, a breve partirà la risposta che noi diamo ogni anno sulle foibe con tre incontri: il primo sarà il 18 gennaio a Casa Bettola sul confine orientale. Il secondo il 25 con Claudia Cernigoi al Gattaglio su Norma Cossetto. Per ieri, desidero ringraziare le compagne di Non una di meno, che sono state con me tutto il tempo del fermo».

L’episodio non è sfuggito al presidente del Consiglio comunale, Matteo Iori. «Ho sentito il consigliere Panarari esclamare: “Non sono un fascista” – spiega il presidente del Consiglio comunale –. Poi si è formato un capannello che si è trascinato giù. Nel frattempo il Consiglio è proseguito. Il fatto che il Consiglio comunale sia aperto al pubblico è un fatto prezioso, ma lo stesso pubblico deve assistere in modo rispettoso do agli interventi di tutti i consiglieri, astenendosi da qualsiasi commento che si potrebbe rivelare offensivo».

Il Consiglio comunale ha respinto la mozione con 8 voti favorevoli (Aguzzoli di Coalizione civica, Forza Italia, Alleanza civica, Lega Salvini premier, Fratelli d’Italia) e 18 voti contrari (Pd, Più Europa, Europa Verde - Immagina Regio, Reggio è).