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Verso il Giorno della Memoria posando nuove pietre d’inciampo

Adriano Arati
Verso il Giorno della Memoria posando nuove pietre d’inciampo

Quest’anno saranno 22 nell’intera provincia

16 gennaio 2024
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Reggio Emilia Altri ventidue buoni motivi per inciampare e ricordare reggiani e reggiane travolte dall’onda di violenza del più vasto conflitto bellico moderno. Anche nel 2024, il territorio provinciale ospiterà la posa di numerose pietre d’inciampo, piccoli monumenti collettivi, cubi d’ottone incastrati nell’asfalto, sistemati davanti alle case dove le vittime del nazismo hanno vissuto libere per l’ultima volta, prima della cattura o della morte. Lo spessore è volutamente più alto rispetto al selciato, così da creare un ostacolo. Chi inciampa butterà l’occhio a terra e troverà sul cubo un nome, un luogo e una data di nascita e di morte e pochi altri dettagli. Da lì, se lo vorrà, potrà ricostruire la biografia.

L’idea
Nate da un’idea dell’artista berlinese Gunter Demnig, sono ormai diffuse in buona parte d’Europa, decine di migliaia di memorandum sulle campagne di sterminio e di conquista portate avanti dalla Germania nazista, a lungo a fianco dell’Italia fascista. Reggio Emilia è stata la prima città emiliana a organizzare delle pose, grazie al lavoro dell’istituto storico provinciale Istoreco in collaborazione con gli enti pubblici e le scuole, ed una delle prime in Italia.

Dal 2015 ad oggi, quando il progetto è partito con le pietre per gli ebrei del vecchio quartiere giudaico in centro, sono già novantasei quelle sistemate in tanti luoghi, dedicata a prigionieri politici, civili deportati, internati militari e cittadini ebrei. Sono frutto di ricerche e approfondimenti che hanno coinvolto le classi delle scuole superiori impegnate poi nel Viaggio della Memoria di Istoreco, i vari Comuni, le famiglie, le associazioni che si occupano di memoria e anche scuole medie di diversi paesi. I singoli percorsi iniziano in autunno e si concludono attorno al 27 gennaio, il Giorno della Memoria che ricorda i sei milioni di ebrei assassinati durante la Shoah. Nemmeno nel periodo pandemico il progetto si è interrotto, anche se ha dovuto inevitabilmente rallentare.

Nel 2024, invece, si riparte a pienissimo regime, con ben ventidue nuove pietre e cinque altri Comuni a unirsi ai diciassette già coinvolti. Il totale salirà quindi a centodiciotto pietre in ventidue comuni reggiani. Le persone ricordate hanno alle spalle vicende molto diverse. Diciassette sono per cittadini ebrei; quindici per deportati politici; ventinove sono di abitanti della montagna deportati civili morti a Kahla, un campo di lavoro militare in Germania dopo un grande rastrellamento nell’agosto 1944; ben cinquantasette sono infine per Imi, soldati che non si sono voluti unire al nazismo e al fascismo dopo l’8 settembre 1943, l’armistizio con gli alleati anglo-americani che provocò l’invasione tedesca dell’Italia. Solo nel Reggiano, gli Imi registrati sono quasi ottomila, costretti ad anni di schiavitù in Germania; centinaia di loro non sono mai tornati.

Il programma
Le pose 2024 prenderanno il via venerdì 19 gennaio a Reggio e a Montecchio. In città l’appuntamento è alle 9 in via Simonazzi 23 davanti alla casa di Bruno Farri; a Montecchio si inizia alle 10.30 con Natalino Catellani, lungo Strada per Barco 13, si prosegue alle 11.30 con Ennio Tagliavini in via Felice Cavallotti 4 e si termina alle 12.15 con Giuseppe Patroncini in via Ercole Franchini 57. Sabato 20 gennaio si riprende a Rubiera, alle 10.30 davanti alla casa di Vito Annovi al termine di via Platone, all’ingresso degli Orti Sociali Comunali. Dopo la pausa domenicale, si riparte lunedì 22 gennaio a Quattro Castella, alle 9.15 con Renato Lanzi in via Cristoforo Colombo 7, e a Bibbiano, alle 11 per Piero Giavarini in via Venturi 40. Martedì 23 gennaio tocca a Bagnolo in Piano e Cadelbosco; si inizia a Bagnolo, alle 10 per Cesare Saccani in via Beviera 44, alle 10.45 per Vasco Lusetti in via Martiri di Bagnolo, e si proseguirà a Cadelbosco di fronte all’abitazione di Avantino Pergetti in via Miselli 105 a Villa Sesso (all’epoca era territorio cadelboschese).

Mercoledì 24 si passa a Correggio, alle 10 per Idimo Vecchi in via Carpi Vecchia 6 e alle 11.30 per Guerrino Guerrieri in via Carletti 50. Questa posa verrà trasmessa sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Istoreco. Giovedì 25 ci si trasferirà a Poviglio, alle 10 per Renato Bia in via Ghidozzo 6. Passato il giorno della memoria, si arriva a Vetto mercoledì 31 gennaio, alle 10 nel centro del paese per Domenico Giansoldati. Giovedì 1 febbraio si torna nella Bassa, a Rio Saliceto, alle 10 per Tullio Vincetti in via Cà de Frati 70 e alle 11 a poca distanza, in via Cà de Frati 17 per Roberto Iotti. L’ultima giornata invernale di pose è quella di venerdì 2 febbraio, a Rolo e a Gualtieri. Il primo appuntamento è alle 9.30 a Rolo per Nicola Negri in via Campogrande 12, si rimane nel territorio rolese per Giuseppe Corradi in via Roma 56 prima di chiudere alle 12 a Gualtieri per davanti alla casa di Ziber Artoni in via Pieve 40. La posa di Scandiano si svolgerà invece ad aprile. l