Gazzetta di Reggio

Reggio

La testimonianza

«Ha minacciato di ammazzarmi e di sfregiare il mio fidanzato»

Serena Arbizzi
«Ha minacciato di ammazzarmi e di sfregiare il mio fidanzato»

Poviglio, il racconto in lacrime di una vittima di stalking davanti al giudice

17 gennaio 2024
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Poviglio «Giuro che ti ammazzo». È una delle frasi che si è sentita rivolgere la vittima di stalking da parte dell’ex fidanzato. Vittima che ieri ha parlato in lacrime, in tribunale, davanti alla giudice Francesca Piergallini, nel corso di una nuova udienza del processo a carico dell’ex.

L’uomo è accusato di più fatti che si sono verificati a Poviglio dalla fine del 2022, quando i due si sono lasciati, al giugno dello scorso anno. Ha minacciato di sfregiare in volto l’attuale fidanzato della donna, è accusato di aver provocato danneggiamenti all’auto, arrivando a dichiarare che avrebbe potuto bruciarla, la macchina. E ha minacciato di ammazzarla.

«Ho dovuto prendere gocce di Lexotan e chiedere aiuto allo psicologo per la gravità delle vessazioni e l’inferno che ero arrivata a vivere – aggiunge davanti al giudice la donna, con la voce rotta dal pianto, assistita nel procedimento giudiziario dall’avvocato Paolo Bertozzi, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Pina Di Credico –. Non ho cambiato numero di telefono perché lo avevo lasciato anche ai carabinieri e lo avevo distribuito assieme al mio curriculum. Subito non lo avevo denunciato perché temevo che potesse nutrire più rabbia nei miei confronti, e non volevo aggravare i problemi che già doveva affrontare per via della tossicodipendenza. Poi continuava a seguirmi, a minacciare me i miei famigliari. Mi ha detto che mi avrebbe bruciato la macchina. Ed è arrivato a dire che avrebbe sfregiato la faccia del mio fidanzato».


Una relazione durata tre anni
«Ho avuto una relazione con lui per tre anni e mezzo; relazione che si è conclusa alla fine del 2022 – sottolinea la donna –. Si sono verificati vari episodi di danneggiamento verso il mio fidanzato e mio padre. Ho preso, successivamente, la decisione di denunciarlo prima che si presentasse con un coltello o altro ancora. Quando, a dicembre 2022, gli ho detto basta è successo che mi chiamasse e mi mandasse tantissimi messaggi. Continuava a scrivermi. Poi, in un’occasione, mi ha lanciato dei sassolini alla finestra dicendo che aveva notato l’auto del mio ragazzo. Mi mandava audio. Quando andavo a casa, dovevo stare attenta perché me lo trovavo intorno».

Le minacce
L’ex fidanzato seguiva la donna sul luogo di lavoro. «Si buttava davanti alla macchina. Una sera mi ha detto che dietro di me avevo il bodyguard, ovvero il mio ragazzo, che effettivamente mi stava seguendo. Quindi mi stava pedinando – aggiunge la donna –. Capitava che dicesse: “Io mi faccio 30 anni, ma ti ammazzo”. Ce lo siamo trovati sotto casa, ha minacciato di morte me e il mio ragazzo. Mi ha detto della str..., della p.... Ha ammesso, poi, di avere provocato danni alla macchina e ha aggiunto che avrebbe potuto bruciarla. Ha minacciato che avrebbe sfregiato la faccia del mio attuale fidanzato. In un’occasione, sempre lui, senza patente, mi ha inseguita ubriaco. Mio padre era dietro di me, lui lo ha sorpassato finché non si è attaccato a me».

Un inferno raccontato in aula, dove ieri era presente anche l’imputato. l