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Il sindaco Vecchi ripercorre 10 anni: “Reggio Emilia non si è mai fermata”

Serena Arbizzi
Il sindaco Vecchi ripercorre 10 anni: “Reggio Emilia non si è mai fermata”

Al Teatro Valli l’evento "Immagina domani - 10 anni di politiche, strategie e azioni per la città del futuro"

20 gennaio 2024
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Reggio Emilia "Auguro alla mia città di continuare a fare insieme, di mantenere il coraggio di rimettersi sempre in viaggio, di non dimenticare i più deboli, ma di continuare a immaginare un futuro migliore per i giovani, i nostri figli, e i nostri nipoti."

Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha intrattenuto oggi il pubblico del teatro municipale Romolo Valli, gremito per l'occasione, con un lungo discorso sul bilancio finale dei suoi due mandati politico-amministrativi dal 2014 al 2024. All'evento, intitolato "Immagina domani - 10 anni di politiche, strategie e azioni per la città del futuro", hanno partecipato il giornalista Francesco Cancellato, direttore responsabile di Fanpage.it, Fabrizio Barca, statistico ed economista, Simonetta Gola, direttrice della Comunicazione di Emergency, Stefano Mancuso, neurobiologo delle piante, e Vanessa Roghi, storica dell'educazione.

Nel suo intervento, denso di citazioni e focalizzato sui traguardi già raggiunti, Vecchi ha citato in particolare "la vicenda di Aemilia", che "tra il 2015 e il 2018 ha sottoposto la città a una sfida inedita per complessità, imponendo la necessaria reazione e mobilitazione dell'intera comunità nel contrasto alle infiltrazioni della grande criminalità organizzata." Ma anche "la gestione dell'emergenza sbarchi e la conseguente ricaduta sulle città italiane - puntualizza il sindaco dem a teatro - ci ha accompagnato costantemente, raggiungendo in questi ultimi mesi picchi di emergenza mai visti o quasi.

Eppure, nonostante i grandi problemi recenti dal Covid alle tensioni internazionali, "Reggio Emilia non si è mai fermata. Abbiamo recentemente ricordato i dieci anni dell'inaugurazione della stazione ad Alta velocità. Partimmo - guarda indietro Vecchi - con sei treni, poche centinaia di passeggeri al giorno. Dieci anni dopo, la Mediopadana conta oltre novanta treni e quasi 5.000 passeggeri al giorno. Raggiungeremo presto i 2 milioni di passeggeri all'anno. La vicenda della stazione è una storia di successo, il simbolo paradigmatico di un cambio di fase della vicenda storica della città."

E ancora: "Dieci anni fa avevamo da poco inaugurato il Tecnopolo, il Parco Innovazione nell'area dell'ex officine Reggiane era poco più di una brillante visione strategica. Il rischio che l'area delle Reggiane potesse diventare una grande bomba sociale - assicura il sindaco reggiano - era reale. Non avevamo ancora il Core, il Centro Oncologico ed ematologico; dieci anni dopo stiamo accompagnando il cantiere del Mire, il nuovo grande ospedale materno-infantile con un investimento di 70 milioni di euro della Regione."

Vecchi aggiunge: "L'università contava la metà degli studenti attuali, la metà dei corsi di laurea. Credo che pochi in questa sala avrebbero ragionevolmente potuto immaginare la crescita di questi anni, il sostanziale raddoppio della sede reggiana. Avevamo, dieci anni fa, uno stadio che, partendo da una storia gloriosa, era drammaticamente finito in un contenzioso fallimentare. Oggi siamo qui a tifare per la Reggiana di nuovo in serie B e a convivere settimanalmente con la Serie A."

Tra l'altro, "non so in quanti avrebbero potuto scommettere che il grande cantiere della Tangenziale Nord, 190 milioni, la più grande opera pubblica dal dopoguerra, sarebbe partito unitamente ad altre opere come le tangenziali di Fogliano e Rivalta."