Oggi la consegna del Primo Tricolore a Patrick Zaki, poi l’incontro in università
Appuntamento alle 17 in Sala del Tricolore e alle 18.30 nell’aula magna “Manodori” dove incontrerà la città per un dibattito sulla sua vicenda, ora raccolta nel libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia”
Reggio Emilia Primo Tricolore per Patrick Zaki, l’attivista detenuto per oltre 20 mesi per il suo impegno in favore dei diritti umani. Il ricercatore di origini egiziane sarà a Reggio oggi su invito del Comune di Reggio Emilia e del gruppo locale di Amnesty International per ricevere la massima onorificenza cittadina. Nel 2020, all’indomani del suo arresto, Reggio Emilia si era infatti immediatamente mobilitata. L’Amministrazione aveva aderito alla campagna “Libertà per Patrick Zaki” di Amnesty International, impegnandosi a conferirgli - una volta libero - il Primo Tricolore, mentre le “sagome” di Zaki, disegnate da Gianluca Costantini, erano state esposte negli uffici pubblici.
Oggi (ore 17) nella Sala del Tricolore, Reggio Emilia mantiene il suo impegno con una cerimonia pubblica di consegna a Patrick Zaki del Primo Tricolore, così come deliberato anche dal Consiglio comunale il 20 luglio 2020. All’iniziativa interverranno il sindaco Luca Vecchi e la referente del gruppo locale di Amnesty International Federica Rauzi. Saranno presenti le associazioni che hanno aderito all’appello a sostengo della liberazione dell’attività per i diritti umani egiziano. Per partecipare all’evento è possibile prenotarsi su https://www.eventbrite.it. fino ad esaurimento posti. In alternativa la cerimonia sarà in diretta steaming suhttps://www.youtube.com/comunereggioemiliaofficial/live.
«Abbiamo aderito e supportato attivamente la campagna “Libertà per Patrick Zaki” – sottolinea il sindaco Luca Vecchi – e partecipato alle tante iniziative di sensibilizzazione locale. Ora potremo finalmente festeggiare insieme a Patrick, conferendogli quel Primo Tricolore che ci siamo presi l’impegno di consegnargli nelle prime settimane della sua detenzione». «Dopo tre anni e mezzo in cui Patrick ha vissuto questo incubo giudiziario, tre anni e mezzo di lotte, azioni e manifestazioni per noi per chiedere giustizia, il momento della sua liberazione è stato esaltante – così gli attivisti di Amnesty International Reggio Emilia – È qui importante anche ricordare che ci sono molte persone, che lottano per i diritti umani in Egitto,tuttora detenute e torturate, senza giusto processo. Ringraziamo di cuore la società civile che ha mostrato un grande sostegno a Patrick».
Sempre oggi (ore 18.30) nell’aula magna “Pietro Manodori” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Zaki incontrerà la città per un dibattito sulla sua vicenda, ora raccolta nel libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia”, edito da La Nave di Teseo. L’iniziativa è organizzata da Amnesty International Reggio Emilia. Nell’incontro Zaki – intervistato dal giornalista della Gazzetta di Reggio Jacopo Della Porta – ripercorrerà gli avvenimenti dal giorno dell’arresto al periodo di detenzione in carcere, l’isolamento, le torture, ma anche i sogni e le passioni che lo hanno aiutato a resistere ogni giorno, senza perdere la speranza, come ha scritto: «La speranza è il motivo per cui esisto e racconto la mia storia… Sarò sempre grato per tutto l’amore e la speranza che mi hanno circondato. Rimarrò fedele a questa malattia della speranza, fino a quando le prigioni, piene di persone libere, saranno vuote». L’evento ha raggiunto il numero massimo di iscrizioni: i 250 posti a disposizione sono stati prenotati in breve tempo.
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