Gazzetta di Reggio

Reggio

Caso Portanova, la vittima conserva la chat con Ethan «Così posso ricattarlo»

Caso Portanova, la vittima conserva la chat con Ethan «Così posso ricattarlo»

L’iniziativa di un’associazione a difesa del calciatore Il messaggio sul batterista dei Måneskin è negli atti: sarà chiamato a testimoniare

25 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «Nei messaggi che la ragazza si scambiava con un’amica si parla del rapporto tra la ragazza e il batterista dei Måneskin (Ethan Torchio). La ragazza presunta vittima confida all’amica di tenere alcune foto e chat con il musicista “perché posso ricattarlo”. Ora il musicista è chiamato a testimoniare nel procedimento con rito ordinario che ha scelto Cappiello (il quarto ragazzo presente alla serata)». Quattordici punti a sostegno dell’innocenza di Manolo Portanova, calciatore granata condannato a sei anni in primo grado per stupro di gruppo, attualmente in attesa del processo d’Appello. Li ha messi in fila l’avvocato e giornalista Marina Bortolani, facendosi promotrice di un esposto firmato dalla neonata Associazione Vittime di Falsi Abusi, che «depositerà a breve presso la Procura di Siena chiedendo ai magistrati senesi di verificare se quanto dichiarato dalla ragazza presunta vittima nella denuncia depositata contro il calciatore Manolo Portanova corrisponde al vero».



L’associazione – di cui fino a martedì sembra non ci fosse traccia online – avrebbe preso in carico il caso Portanova su istanza di un gruppo «nutrito» di tifosi granata. In rete è su Facebook da martedì, con sede ad Ancona. Sul sito – che ieri andava un po’ a singhiozzo – risultano due comunicati stampa: uno di dicembre 2023 (su un sondaggio sulla magistratura), l’altro proprio su Portanova, sebbene l’associazione risulti nata «il 15 febbraio 2023 per dare sostegno e supporto a coloro che subiscono ingiustamente l’infamante accusa di essere autori di abusi (molestie sessuali, violenze, stupri ecc..) senza averli mai commessi».

Fra i 14 punti elencati a sostegno di Portanova (con allegati di chat, testimonianze, referti e perizie), si parla anche di Ethan Torchio, batterista dei Måneskin, estraneo alla vicenda, che ebbe una relazione con la ragazza e il cui nome è nell’elenco dei testimoni nel processo a carico di Alessandro Cappiello, amico del calciatore granata, unico dei quattro imputati ad aver scelto il rito ordinario. In totale, sono quattro gli imputati per la violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa, all’epoca 21enne, per i fatti avvenuti nell’appartamento nel centro di Siena la notte tra il 30 e 31 maggio 2021. Condannato a sei anni in abbreviato anche lo zio di Portanova, Alessio Langella, anch’egli in attesa dell’Appello. Il quarto, infine, all’epoca dei fatti era minorenne.

Anche in una memoria difensiva del legale di Portanova, Gabriele Bordoni, si ricordava il messaggio della ragazza in cui si citava il batterista dei Måneskin, con il quale la giovane condivideva una chat: «A questo proposito – scriveva l’avvocato –, si ricordi che non volle cancellare dalla memoria del telefono quelle sue foto scattate dopo un incontro intimo con il componente dei Måneskin, assieme alle sue chat in cui questi le proponeva incontri “allargati”, perché così poteva “ricattarlo”».

Una circostanza che, quando emerse, aveva sollevato l’obiezione dell’avvocato della ragazza, Jacopo Meini, che aveva sottolineato come la conversazione analizzata era parziale: «Dalla versione intera si capisce bene che la mia assistita è contraria al sesso di gruppo. Lo scrive chiaro: non mi interessa proprio». Per l’avvocato Bortolani, fra gli elementi a supporto dell’esposto il fatto che «la ragazza presunta vittima si è scambiata diversi messaggi con i poliziotti che indagavano sulla vicenda, un comportamento quantomeno atipico» e «ha effettuato ricerche in google su “come cancellare messaggi senza che resti traccia” e poi li ha cancellati, nonostante la contraria indicazione della Polizia». Per Bortolani, «non uno stupro di gruppo, ma un gioco sessuale del quale tutti i soggetti coinvolti erano consapevoli e consenzienti». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA