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“Salvate la quercia di via Gastinelli”: petizione contro l’abbattimento. Al suo posto una palestra


	La quercia che sarà abbattuta
La quercia che sarà abbattuta

La maestosa pianta dovrà fare spazio all’edificio già finanziato dal Pnrr per le scuole. Il botanico Pellini: «Le possibilità di rivedere il progetto ci sono»

25 gennaio 2024
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Reggio Emilia Sembra segnata la sorte di una quercia che s’innalza maestosa ai margini del campo da calcio di via Fratelli Gastinelli, fra l’azienda agraria dell'istituto Zanelli e la sede del Motti.

Dovrebbe essere abbattuta per fare spazio alla nuova palestra del polo scolastico dell’ambiente e del territorio, che sta prendendo forma a Coviolo con l'ultimazione dell’edificio in cui saranno anche traslocate da via Makallè le dodici classi del Secchi, aggregato dal prossimo anno scolastico allo Zanelli come indirizzo costruzioni.

I docenti, il personale non docente e gli studenti dell’istituto agrario si sono mobilitati, insieme ad alcuni cittadini della zona, per salvare l’albero.

A tale scopo hanno steso una petizione che in pochi giorni ha raccolto quasi duecento firme ed è stata inviata ieri a Giorgio Zanni, il presidente della Provincia competente per quanto riguarda l’edilizia delle scuole superiori.

Ne ha dato notizia il botanico Ugo Pellini, impegnato nella difesa del patrimonio arboreo reggiano, ma l’amministrazione provinciale ha subito risposto confermando l’intenzione di sacrificare la quercia, che non è fra gli alberi tutelati, di compensare la sua scomparsa con la messa a dimora di molte altre piante e di non rifiutare il finanziamento previsto dal Pnrr per tale impianto sportivo.

«L’esemplare a rischio – spiega nei dettagli il botanico Ugo Pellini – è una Farnia (Quercus robur), la tipica quercia di pianura. È perfettamente sana, ha una circonferenza del tronco di 186 centimetri e un’età superiore ai 60 anni. Quindi ha i titoli per essere inserita nell’elenco degli alberi protetti dalla Regione Emilia Romagna».

La farnia è affiancata da altre querce e da un filare di bagolari. In totale si prevede l’eliminazione di tre piante.

«Le possibilità di rivedere il progetto – obietta e conclude Pellini – ci sono, utilizzando altri spazi o altre soluzioni costruttive. Pare che il piano sia ritornato alla ribalta grazie all'interessamento del Coni. Secondo gli estensori della petizione il Comune, sentiti i suoi esperti, ha già espresso il suo parere sfavorevole all’abbattimento dell’albero».

Tuttavia la decisione spetta alla Provincia, che risponde così alla contrarietà del Comune: «Abbiamo manifestato al Comune la disponibilità a realizzare un progetto di compensazione particolarmente ambizioso, come un bosco didattico partecipato che possa coinvolgere anche la scuola e che prevede la piantumazione di almeno venti alberi per ognuna delle sole tre piante che saranno abbattute».

«Non è percorribile – insiste da parte sua l'amministrazione provinciale – l’ipotesi, che pure è stata valutata, di ricollocare la quercia, in quanto una operazione del genere, senza per altro garanzia di successo al 100%, prevede un costo di almeno 120mila euro, che la Provincia ritiene sia più opportuno spendere appunto per realizzare un bosco didattico».

Si potrebbe cambiare il progetto ma ciò, secondo il punto di vista della Provincia, «significherebbe perdere il finanziamento del Pnnr e, dunque, costringere sia le scuole del polo di via Fratelli Rosselli che le società sportive reggiane a rinunciare a questo importante impianto». 

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