Gazzetta di Reggio

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L’assalto

Rapina in tabaccheria a Caprara: la titolare minacciata con la pistola

Miriam Figliuolo
Rapina in tabaccheria a Caprara: la titolare minacciata con la pistola

Campegine, almeno tre i banditi, che sono poi fuggiti con migliaia di euro

26 gennaio 2024
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Campegine I malviventi – due uomini a volto coperto, di cui uno armato di pistola – hanno atteso che la titolare, Adelia Bonoretti, fosse sola nel negozio per fare irruzione, poco prima delle 10 di mercoledì mattina, nella tabaccheria di via Guido Rossa, a Caprara, e compiere una rapina che ha fruttato alcune migliaia di euro.

Un colpo messo a segno in una manciata di minuti, in seguito alla quale i banditi, attesi all’esterno da un terzo complice, a bordo di un’auto parcheggiata nel vicino piazzale a motore acceso, sono fuggiti raggiungendo, con molta probabilità, il vicino casello autostradale.

La titolare a quel punto ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Castelnovo Sotto e del nucleo radiomobile di Guastalla, e subito è scattata la caccia all’uomo, rimasta per il momento senza esito.

La rapina si è consumata mentre fuori, a poca distanza dalla tabaccheria, si trovava la sorella della titolare assieme all’elettricista che doveva eseguire un intervento. I due non si sono accorti di nulla.

Sotto shock Adelia Bonoretti, che poi ha raccontato a loro e ai carabinieri di come i due malviventi siano entrati e l’abbiano minacciata. Uno armato di pistola e l’altro sempre dandole le spalle per guardare se da fuori arrivava qualcuno.

«Apri la cassa», le ha intimato quello con la pistola. Dopo che la donna gli ha consegnato i soldi, il malvivente, con voce ferma, le ha parlato di nuovo dimostrando di conoscere bene il locale: «Apri la seconda cassa». Con le mani che tremavano, la donna ha aperto anche la seconda cassa, che è ben nascosta. Avuti tutti i soldi, i due rapinatori sono fuggiti. Il colpo è stato studiato nei dettagli, ben sapendo che il martedì si pagano le vincite delle lotterie e che la tabaccheria di Caprara è autorizzata a ricevere scommesse di tutti i tipi: Superenalotto, Enalotto, ma anche Totip, Totocalcio eccetera. La banda non si è fatta scrupoli neppure per la presenza ben visibile delle telecamere all’interno del negozio. Altre sono installate lungo la via, e hanno ripreso un’utilitaria grigia che si allontanava. Sotto la lente anche le immagini delle telecamere Ocr dei diversi varchi del paese.

Sotto shock per l’accaduto le due sorelle Bonoretti, molto conosciute e benvolute in tutto il paese. La titolare non se l’è sentita di proseguire, e dietro al bancone l’ha sostituita la figlia. «Ora è a casa – ha commentato la giovane –. Se è molto scossa? Subire una rapina non è mai bello. Qui in trent’anni di attività, purtroppo, abbiamo subito ogni tipo di assalto, dalle spaccate alle rapine. Questo genere di esercizi è un bersaglio».

Il precedente più drammatico fu quello del 1998 quando Giacomo Bonoretti riuscì a mettere in fuga i banditi che, però, spararono ferendolo di striscio a un orecchio. I malviventi allora furono individuati e processati. Ieri, dopo la rapina, alla famiglia è arrivata la solidarietà di tutto il paese. Fra i tanti, si è espresso il sindaco Alessandro Spanò: «Li abbiamo contattati, ribadendo che siamo al loro fianco in questo momento difficile. Anche se non ci sono state conseguenze fisiche, un episodio come questo rappresenta un’esperienza traumatica da vivere per le vittime, spaventate e derubate. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine, che hanno da subito avviato le indagini, possano presto individuare i responsabili di questo vile atto». l