Gazzetta di Reggio

Reggio

Centro storico e zona stazione

Blitz in via Fontanelli e via Pirondi: sgomberati gli abusivi

Nicolò Valli

	Via Fontanelli
Via Fontanelli

L’intervento delle forze dell’ordine dopo le segnalazioni dei residenti

27 gennaio 2024
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Reggio Emilia Due sgomberi in una mattina, frutto di una risposta delle forze dell’ordine alle continue lamentele da parte dei residenti nelle due zone maggiormente dibattute in questo ultimo periodo, centro storico e zona stazione. Non si è trattato di due operazioni congiunte di un unico blitz, sebbene siano avvenute pressoché allo stesso orario.

Venerdì  26 gennaio, intorno alle 9, polizia locale e polizia di Stato sono intervenute in via Pirondi (zona stazione, tra via Turri e via Emilia Ospizio) per sgomberare una casa abbandonata al civico 11 in cui erano presenti un uomo di origine straniera e una donna italiana.

Le due persone sono uscite senza opporre resistenza, anche se sono in tanti a segnalare che quello stabile sia ormai utilizzato come “casa” per lo spaccio cittadino.

Più o meno negli stessi attimi, in centro storico in via Fontanelli (poco distante dal parcheggio ex Caam) polizia locale e carabinieri hanno allontanato alcune persone che si erano introdotte abusivamente ai civici 18 e 20.

Si tratta di spazi di proprietà del Comune: una metà è stata riqualificata e ad oggi ospita alcune famiglie in difficoltà, l’altra è invece rimasta in stato di abbandono diventando dunque un facile luogo dove introdursi cercando riparo. La polizia locale ha approfittato dell’intervento per fare chiudere la porta in modo definitivo dai tecnici, considerato che i poliziotti erano già intervenuti altre volte, ma la soluzione non era mai stata risolta definitivamente.

Una risposta al degrado, dunque, è arrivata, ma c’è chi si attende molto di più. In via Pirondi, in particolare, i cittadini non sono stupiti da queste notizie: «Qui è sempre così – ci dice un residente – in questo casolare succede di tutto, dallo spaccio al furto delle biciclette, senza considerare che lasciare i propri bisogni in giro aumenta il rischio di infezioni e malattie, soprattutto d’estate. Qui, noi, viviamo in una sorta di coprifuoco: dalle 19 di sera nessuno si attenta più ad uscire. Possiamo essere prigionieri in casa nostra?».

L’uomo mostra anche la vera discarica a cielo aperto, caratterizzata dagli escrementi ben visibili e dalle bottiglie di birra lasciate per strada o lanciate in giardini privati. Uno scenario impegnativo, sul quale da tempo le forze dell’ordine sono in prima linea, spesso su sollecitazione degli stessi residenti che richiedono aiuti e interventi.