Raid sulle auto in zona stazione «Qui è ormai la terra di nessuno»
La desolazione dei residenti per l’ennesimo episodio in via Pirondi e via Sani
Reggio Emilia Finestrini spaccati, vetri da tutte le parti e un grande senso di desolazione. È il bilancio dell’ennesima notte di paura nella zona stazione, tra via Pirondi e la vicina via Sani, con una decina di veicoli coinvolti.
I residenti di via Pirondi, venerdì 26 gennaio si sono svegliati con una spiacevole sorpresa: alcuni delinquenti hanno infatti rotto i finestrini delle auto, mandandoli in frantumi.
Un episodio che, secondo quanto raccolto da chi indaga, non sarebbe collegato alle persone sgomberate dal civico 11 (di cui scriviamo nella pagina a lato, ndr).
Gli eventi, comunque, certificano una sensazione di insicurezza marcata.
I pezzi di vetro, inevitabilmente, sono finiti in strada e lungo i marciapiedi. I danni alle autovetture sono significativi.
I motivi di questo episodio di vandalismo sono sconosciuti ma le cause, sostiene chi abita da queste parti, potrebbero essere due: da un lato, la necessità di provare a rubare qualcosa dai sedili delle auto; dall’altro, un modo per intimidire i residenti.
Quando sono arrivati gli agenti della polizia locale, i colpevoli avevano già fatto perdere le proprie tracce. Gli agenti adesso proveranno a servirsi delle telecamere di videosorveglianza per reperire elementi aggiuntivi. Il bilancio si è comunque allargato, tenendo presente che nella vicina via Sani, esattamente nel parcheggio della Coop, sono state danneggiate pesantemente altre quattro vetture.
Sono stati i dipendenti ad accorgersi di quello che era accaduto, contattando a loro volta le forze dell’ordine che, sulla base delle targhe, si è messa alla ricerca dei proprietari.
Uno di loro è arrivato poco dopo: si chiama Roberto, abita in via Turri e due delle quattro automobili colpite sono di sua proprietà: «Sono molto arrabbiato – afferma mentre guarda col magone la propria auto – è la seconda volta che mi capita. Lascio sempre qua la macchina la sera e non ho idea di chi possa essere stato, ma sicuramente persone disperate. Speriamo che i colpevoli siano individuati perché non si può andare avanti in questo modo. Questa zona non è per niente sicura».
«Qua si sta andando alla deriva e gli organi competenti non stanno facendo nulla – dichiara un altro residente, insegnante di ginnastica – conosco il sindaco Luca Vecchi dai tempi dell’atletica ma mi dispiace riconoscere che su questo tema è stato fatto troppo poco. L’escalation di violenza qua è sorprendente. Non basta neanche più l’esercito, che non vogliono mettere perché vorrebbe dire riconoscere il fallimento di una linea politica: qua servirebbero addirittura i marines».
«Noto sempre questi soggetti spacciare e delinquere sotto casa – conclude invece un altro passante – Se fai notare qualcosa, ti vengono addosso fisicamente. Ho pagato le tasse per quarant’anni, e devo essere minacciato da questa gente? Qua è veramente la terra di nessuno, o forse è già di proprietà di questi balordi».