Gazzetta di Reggio

Reggio

Il caso

Amministratore di condomìni chiude: bollette insolute e utenze a rischio

Paolo Ruini
Amministratore di condomìni chiude: bollette insolute e utenze a rischio

Scoppia il caso a Scandiano Condòmini e fornitori nel caos

28 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Scandiano «Rimetto il mio mandato e chiudo l’attività». Con questo improvviso messaggio, un noto studio di amministrazioni di condomini di Scandiano, con sedi sparse un nel Reggiano e nel Modenese, ha messo i propri clienti di fronte all’urgenza di cercare un nuovo amministratore. Ma molte famiglie stanno vivendo forti difficoltà: l’improvvisa disdetta dei mandati da parte dello studio di amministratori, infatti, non ha lasciato tempo per una fase transitoria, perché cambiare un amministratore di condominio non è come accendere o spegnere una luce in casa.



A proposito di corrente elettrica, c’è chi ha rischiato di rimanere senza fornitura proprio nel momento dell’arrivo dell’inverno e delle feste natalizie: ha scoperto, infatti, che le ultime quattro bollette non erano state pagate e si è trovato nell’impossibilità di saldarle, perché i dati dell’utenza erano in mano all’amministratore del condominio che non li comunicava, se non vi era un altro amministratore pronto a subentrare.

A raccontare la vicenda è Roberto Caroli, su “Il Dstretto” noto quindicinale della zona ceramica reggiana e modenese: la situazione, dice, sta creando disagi a centinaia di famiglie fra Scandiano, Rubiera e nella provincia di Modena. C’è chi, come un’azienda di pulizie di Casalgrande, ha dichiarato di non essere stata pagata da numerosi mesi, e altri che lamentano il fatto di non poter disporre della documentazione del proprio condominio per affrontare le spese vitali in attesa di nominare un nuovo amministratore. Caroli è anche responsabile di Ceramicanda, rivista e trasmissione televisiva che racconta la vita dell’industria ceramica della Valle del Secchia a livello internazionale.

«Abbiamo ricevuto una comunicazione negli scorsi mesi – racconta – che il nostro amministratore di condominio decideva di cessare l’attività con un preavviso cortissimo e al tempo stesso che avremo dovuto trovare un nuovo gestore».

Come avete affrontato la novità?

«Partendo dal presupposto che trovare un nuovo amministratore non è una cosa semplice; occorre deliberarlo in un’assemblea e ci vogliono dei tempi tecnici abbastanza lunghi. Ci siamo trovati, come condominio, le bollette non pagate, e in particolare quella della corrente elettrica. Ben quattro bollette insolute con l’ingiunzione di staccare la fornitura, e visto che abbiamo il riscaldamento comune elettrico nel nostro edificio, ci siamo trovati in una situazione disperata. E io che chiamavo il fornitore per cercare di dilazionare i tempi e chiedere come potevamo fare per saldare il nostro debito. Il paradosso è che per pagare servivano gli estremi del contratto e il numero di registrazione che erano in mano all’amministratore del condominio, e che in un primo momento non voleva fornire i dati perché attendeva il nome del nuovo amministratore».

Come avete risolto?

«Alla fine i dati mi sono stati dati e abbiamo potuto pagare le bollette insolute e, per un soffio, non abbiamo avuto lo stacco completo della fornitura elettrica. Quello che non ho ben chiaro è come sia possibile che succedano queste cose, e se è proprio vero a livello locale che i proprietari di appartamenti in condominio non possano entrare in possesso dei dati per gestire delle situazioni eccezionali come la nostra».